19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Terremoto Centro Italia

Il Piemonte scende in campo per i terremotati: soccorritori torinesi nelle zone colpite dal sisma

Vigili del fuoco, protezione civile, Croce Rossa, medici e cucine da campo: "Resteremo a fianco dei terremotati finché sarà necessario" è la promessa del personale piemontese

TORINO - L'Italia continua a tremare. Dopo il terremoto dello scorso agosto, nel fine settimana appena trascorso diverse scosse hanno fatto tremare tutto il centro Italia. Nelle regioni più colpite, le Marche e l'Umbria, l'emergenza è totale con migliaia di persone sfollate e costrette a dormire in tendopoli, campi attrezzati o alberghi. Il Piemonte, come già accaduto qualche mese fa, si è subito mobilitato per assistere concretamente i terremotati: dalle 8 di ieri mattina la centrale della Protezione Civile di Torino supporta quella delle Marche e dell'Umbria, gestendo la rete, le risorse e coordinando i mezzi di soccorso.

Personale e cucine da campo nelle zone terremotate
Oltre a un supporto a distanza, vi è poi quello diretto: ieri sera 40 uomini della Croce Rossa di Settimo Torinese sono arrivati nelle zone colpite dal sisma, portandosi dietro una di quelle cucine da campo in grado di preparare circa 2000 pasti all'ora. In un primo momento rimarranno stanziati ad Ascoli, per poi spostarsi in qualche altra città qualora vi fosse bisogno di aiuto. Anche i Vigili del Fuoco torinesi, con undici uomini, sono da un paio di giorni a Macerata, mentre altri nove pompieri si sono diretti a Norcia. L'esperienza del personale torinese, tra i più abili nel gestire questo tipo d'emergenza e già presente qualche anno fa a l'Aquila, farà di tutto per rendere meno pesante la situazione a persone che rischiano di aver perso tutto in pochi secondi di terremoto.

La Croce Rossa: "Resteremo finché necessario"
Nell'attività di soccorso e supporto logistico sono impegnati il responsabile sanitario della protezione civile Danilo Bono, il direttore della centrale di Torino Ciriaco Persichilli, il caposala del 118 Massimo Foddis e diversi medici e infermieri della centrale. Con loro anche Ignazio Schiuntu, responsabile del Centro Fenoglio di Settimo, che specifica: "Il nostro è un lavoro di supporto, resteremo lì finchè sarà necessario». Vista la gravità della situazione, tutta la protezione civile piemontese rimane comunque in allerta, pronta a schierarsi al fianco delle persone in difficoltà.