19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Polizia stradale

Nascondono 64mila euro di tartufi bianchi in auto, maxi sequestro nel torinese

L’intuito avuto dagli agenti della sottosezione Polizia Stradale di Torino ha condotto, ieri pomeriggio, al sequestro di un carico di tartufi bianchi, trasportati illecitamente all’interno di un’autovettura.

TORINO - La polizia stradale di Torino nel pomeriggio di ieri ha effettuato un ingente sequestro di tartufi bianchi, per un valore totale di oltre 64.000 euro, trasportati illecitamente all’interno di un’autovettura. Dopo aver notato alcuni soggetti abbracciarsi e salutarsi nel parcheggio antistante l’autogrill dell’area di servizio di Piscina Nord, gli agenti insospettiti sono intervenuti quando alcuni di questi sono entrati dentro un’autovettura per ripartire. Fermato il mezzo per un controllo, i poliziotti hanno subito notato che sul sedile posteriore erano presenti due grosse scatole in polistirolo incellofanate e chiuse con del nastro adesivo. Alla domanda di cosa vi fosse all’interno, il conducente del mezzo, un ragazzo romeno 22enne, rispondeva che si trattava di funghi porcini provenienti dalla Romania, da consegnare allo zio, residente in Italia, con il quale si era dato appuntamento presso quella area di servizio. E’ sopraggiunto, infatti, proprio in quel momento un cittadino rumeno di 32 anni, residente a Pinerolo, il quale ha confermato quanto detto dal nipote, dichiarando inoltre di essere il titolare di un’azienda agricola di Pinerolo, che svolgeva vendita all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti agricoli.

Nelle scatole niente porcini ma tartufi
Vista la mancanza di qualsivoglia documento certificante quanto detto dai due cittadini romeni e quindi la provenienza del carico, gli agenti hanno richiesto sul posto l’intervento del personale specializzato dell’Asl con cui hanno proceduto all’apertura degli scatoloni e al controllo dei due colli. Da lì la conferma che non si trattava di funghi porcini, ma di tartufi bianchi. La polizia stradale ha così proceduto al sequestro di 14 chilogrammi di merce, per un valore complessivo superiore ai 64.000 euro. Infine è intervenuto il Corpo Forestale dello Stato di Pinerolo che ha provveduto a elevare a carico del cittadino rumeno ventiduenne una multa di 1.500 euro per la mancata rintracciabilità degli alimenti destinati al consumo umano.