28 marzo 2024
Aggiornato 19:30
Suk

L’assessore difende il Suk: «Valorizza persone e oggetti: diventi l’eccellenza di questa città»

Il mercato di libero scambio si trasferirà a Ponte Mosca verso fine anno, per poi traslocare nuovamente. L’assessore Giusta invita i residenti a non spaventarsi, il capogruppo Ricca attacca: «Torino non è Fantasia, i cittadini non sono stati coinvolti nello spostamento»

TORINO - Quanto costa il «Suk», anzi il mercato del libero scambio, ai torinesi? Persone, rumore e lavoro. E’ questa la tesi portata avanti dall’assessore alla Rigenerazione urbana Marco Giusta: una vera e propria accorata difesa del libero scambio. Quello che da molti è considerato un problema o un fastidio, per la nuova amministrazione deve diventare un’eccellenza di questa città: un obiettivo ambizioso. Per raggiungerlo, la Giunta Appendino ha pensato di dar vita al «Suk itinerante», in grado di spostarsi periodicamente, coinvolgendo e riqualificando le periferie torinesi. 

Giusta: "Non spaventiamoci delle persone, quel rumore è vita"
A fine anno e per tutto il 2017 il mercato di libero scambio si trasferirà da via Monteverdi e Canale dei Molassi a Ponte Mosca: una decisione che non ha soddisfatto tutti i cittadini, anzi. E’ lo stesso assessore Giusta a spiegare: «Non spaventiamoci delle persone. Quel rumore che ad alcuni da fastidio, per molti è vita. Comprendo l’ansia di chi non vuole il mercato di libero scambio sotto casa, anche io la pensavo come loro ma mi sbagliavo». L’assessore ricorda inoltre come ogni settimana 8 tonnellate di merce riprendano vita grazie al mercato di libero scambio. L’idea dell’amministrazione è quella di promuovere quest’attività, vista anche come una pratica per incontrarsi, parlare e confrontarsi, ma con regole chiare: documenti in regola, nessuna licenza commerciale, il pagamento di una quota, solo merce usata e non rubata.

Ricca attacca: "Torino non è fantasia, come certificare provenienza merce?"
Se la Giunta Appendino sembra sempre più orientata verso la valorizzazione del Suk, non è di certo dello stesso avviso Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord: «Torino non è Fantasia, le periferie non si riqualificano mandando in giro il Suk, anzi così facendo i problemi aumentano. I cittadini non sono stati coinvolti nello spostamento, così come i comitati di quartiere e le circoscrizioni». Un’altro dei temi più dibattuti è quello della sicurezza e della legalità. Come certificare la provenienza della merce e assicurarsi che sia usata e non rubata? L’assessore promette la massima attenzione: «Collaboreremo con polizia, carabinieri e guardia di finanza: vogliamo far rispettare le regole».