18 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Sicurezza scuole

Scuole torinesi, solo un istituto su 4 rispetta le normative antincendio

L’assessore all’Istruzione Federica Patti ha annunciato di voler chiedere al Governo ulteriore tempo per regolarizzare la posizione degli istituti torinesi e rispettare così la scadenza del 31 dicembre 2016 sulle normative antincendio: «Impossibile mettersi in regola prima»

TORINO - Solamente un istituto scolastico torinese su quattro rispetta le nuove normative richieste dal Governo, con un decreto ministeriale, in ambito della prevenzione incendi. Il termine ultimo per mettersi in regola, il 31 dicembre 2016, pare quindi un miraggio: «Ho incontrato l’assessore di Genova, incontrerò quello di Napoli: non riusciamo ad adeguarci entro quella data a questa normativa. Chiederemo al Governo più tempo». A riferirlo è l’assessora all’Istruzione del Comune di Torino, Federica Patti.

A Torino solo una scuola su quattro in regola
La situazione attuale delle scuole torinesi, dai nidi d’infanzia sino alle scuole medie, è molto distante da quella che dovrebbe essere. A un mese e dieci giorni dalla scadenza fissata dal Governo, solamente il 24% degli edifici scolastici ha il CPI (certificato prevenzione incendi) rilasciato. Una percentuale piccolissima, il 2%, ha il C.P.I. rilasciato e in fase di rinnovo. Tutti gli altri? il 24% ha la documentazione S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) predisposta in fase di redazione, mentre il 21% degli edifici scolastici con presentazione della richiesta del C.P.I. avvenuta prima dell’entrata in vigore del dpr 151/2011. Il dato più preoccupante riguarda però il restante 29% degli edifici scolastici, che presenta interventi edili o impiantistici ancora da eseguire per i quali però non verrà presentato alcun progetto entro termine di legge. In pratica non solo non sono a norma, ma non saranno in regola nemmeno nel futuro immediato.

Giunta spera che Governo conceda fase transitoria
Cosa fare dunque? La Giunta, che deve fare i conti con risorse limitate e un tempo ancor più risicato, spera che il Governo possa concedere una fase transitoria. Non essendo questa disponibilità certa, l’assessorato ha provveduto nell’immediato a inviare alle scuole non in regola le informazioni necessarie per aggiornare la valutazione rischio incendio e individuando misure compensative per mantenere lo stesso livello di sicurezza e garantire così il proseguimento dell’attività scolastica.