26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Sciopero mezzi pubblici

Torino, sciopero dei mezzi pubblici venerdì 25 novembre: fermi bus, metro e tram

Il trasporto pubblico si fermerà per quattro ore, causando inevitabilmente disagi alla circolazione e agli spostamenti dei torinesi

TORINO - Bus, tram e metropolitana a rischio per quattro ore il prossimo venerdì 25 novembre: le organizzazioni sindacali dei trasporti di Organizzazioni Territoriali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti hanno indetto uno sciopero regionale dei mezzi pubblici che inevitabilmente comporterà alcuni disagi per i passeggeri torinesi.

Gli orari e modalità dello sciopero
- Servizio urbano e suburbano della Città di Torino: dalle ore 18.00 alle ore 22.00
- Per le linee: 35 navetta, 39, 41, 43, 47, 48, 53, 54, 70, 73, 78, 79b, 80, 81, 82, 83, 84, 1 Urbana di Nichelino, linea 1 urbana di Orbassano, gestite dalla società Ca.Nova, venerdì 25 novembre è stato indetto uno sciopero di 24 ore dalla rappresentanza sindacale unitaria. Per queste linee il servizio sarà comunque garantito nelle seguenti fasce orarie: dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 12.00 alle 15.00. 
- Metropolitana: dalle ore 17.45 alle ore 21.45
- Autolinee extraurbane: dalle ore 10.30 alle ore 14.30
- sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: dalle ore 18.00 a fine servizio. Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l'orario di inizio dello sciopero. Quest'ultimo potrà avere ripercussioni anche sull'operatività dei Centri di Servizi al Cliente e sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Le motivazioni dello sciopero
«I sindacati dei trasporti hanno deciso di dichiarare l'agitazione in seguito all'esito negativo con il quale si è chiuso in Prefettura, venerdì 14 ottobre scorso, l’incontro relativo all’applicazione delle clausole sociali del personale addetto al Trasporto Pubblico Locale, secondo il protocollo d'intesa sottoscritto a luglio dalla Regione Piemonte e da Cgil Cisl Uil che, a oggi, garantisce tutele, diritti e occupazione per il personale autoferrotramviere, soggetto nei prossimi anni a numerose gare d’appalto», dicono i sindacati.