19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Abusivi in centro a Torino

Via Garibaldi in balia dei venditori abusivi, sequestri a raffica negli ultimi due mesi

In sessanta giorni nella centralissima via pedonale sono stati sequestrati migliaia di prodotti tra giacche, maglioni, sciarpe, borse, accessori per cellulari e tanto altro. Quasi 40 le persone accompagnate al Comando di via Bologna

TORINO - Negli ultimi due mesi è stata intensificata l’attività di contrasto all’abusivismo da parte della polizia municipale di Torino. I controlli, in particolare, si sono concentrati nella centralissima via Garibaldi, da sempre presa d’assalto da venditori di abbigliamento con griffe quantomeno discutibili e di accessori per cellulari di ogni tipo. Dal 23 settembre a oggi i civich hanno effettuato 32 sequestri di merce contraffatta, 39 accompagnamenti al Comando di via Bologna per identificazione, 50 sequestri di merce non deperibile, 32 sanzioni amministrative per un totale di oltre 70mila euro di multe per commercio abusive. Questi i numeri della municipale in soli due mesi di assidui controlli nella zona pedonale al centro della città.

Migliaia di prodotti sequestrati
A effettuare i controlli sono stati gli agenti di polizia municipale della Sezione Circoscrizionale I Centro/Crocetta, dall’Amministrativa, dal nucleo dei Progetti e Servizi Mirati, con interventi anche del nucleo Cinofilo e del personale del Presidio Porta Palazzo, sia in uniforme di servizio, sia in abiti borghesi. Sono migliaia gli oggetti recuperati tra giacche a vento, maglioni, sciarpe, occhiali, scarpe, souvenir, accessori per telefonino e altro ancora.

Controlli anche durante le festività natalizie
L’attività di contrasto all’abusivismo in via Garibaldi continuerà anche nelle prossime settimane e per tutte le feste natalizie. «L’impegno è stato rilevante», sottolinea il comandante della polizia municipale Torino, Alberto Gregnanini, «e sono importanti i risultati raggiunti, confortati dall’apprezzamento di molti che hanno fatto sentire la loro voce al riguardo. Continueremo su questa strada».