19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Maltempo Moncalieri

Moncalieri, i rifugiati spalano il fango per aiutare le famiglie colpite dall’alluvione

Sono circa una cinquantina i ragazzi del Centro d’accoglienza per richiedenti asilo che hanno lavorato gratuitamente, nel nome della solidarietà

MONCALIERI - Si sono messi i guanti, hanno preso in mano gli attrezzi e si sono messi a spalare il fango. L’obiettivo? Aiutare concretamente le persone colpite dalla tremenda alluvione a Moncalieri. Sono circa 50 i ragazzi del Centro d’accoglienza per richiedenti asilo che per il secondo giorno consecutivo hanno portato il loro aiuto alle famiglie alluvionate.

I residenti donano ai rifugiati torte e oggetti
Nessun pagamento in cambio, ma doni spontanei da parte dei cittadini: c’è chi ha dato loro una bicicletta o un pallone, mentre qualcuno ha preferito donare una fetta di torta. I richiedenti asilo si sono schierati a fianco della protezione civile e dei vigili del fuoco, condividendo la fatica ma anche la gioia di portare solidarietà nelle zone colpite dall’alluvione. Gli interventi si sono concentrati prevalentemente a Tetti Piatti, Strada Carignano, Strada Preferisca e via Juglaris. «Siamo tutti un po' cambiati in questi giorni drammatici, l'emergenza ha visto lavorare insieme e aiutarsi persone che solo pochi mesi fa vivevano a migliaia di chilometri di distanza e che ora condividono la fatica e l'odore del fango» si legge sui social network.

Moncalieri, il sindaco a Renzi: "Liberami dal patto di stabilità"
Moncalieri, come noto, è una delle zone piemontesi più colpite dal maltempo della scorsa settimana con migliaia di sfollati. Il paese, in parte in ginocchio a causa dell’esondazione del fiume Po e del torrente Chisola, si è immediatamente attivato per rialzarsi. Il sindaco Paolo Montagna ha già lanciato un messaggio al premier Matteo Renzi, per scongiurare una simile catastrofe in futuro: «Ho 9 milioni di euro in avanzo di amministrazione. Se il premier mi libera dalla cravatta del patto di stabilità, domani mattina faccio partire un appalto e blindo la mia città che non può e non deve soffrire più». Il progetto è già esecutivo e riguarda il canale scolmatore che garantirebbe la sicurezza l’asse di corso Savona. Intanto, in attesa che la burocrazia lasci spazio al buonsenso, residenti, pompieri, volontari e rifugiati scendono per le strade insieme, fianco a fianco, per togliere il fango e riportare Moncalieri agli antichi splendori: un grande esempio di solidarietà e d’integrazione, in antitesi con i tristi episodi di sciacallaggio verificatisi negli scorsi giorni.