26 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Linea ad alta velocità

Consiglio aperto sul Tav negato dal Pd, non c’è dialogo: il Comune esce dall’Osservatorio

Spiega il capogruppo grillino Unia: «Avremmo voluto fare un Consiglio aperto con tecnici, persone a favore e persone contrarie all’opera in modo tale che ognuno potesse farsi un’idea, ma ciò ci è stato negato»

TORINO - Era facilmente prevedibile e oggi è arrivata l’ufficialità: il Comune di Torino formalizzerà il più presto possibile l’uscita dall’Osservatorio del Tav e inizierà a promuovere un’informazione ai cittadini sul tema della linea ad alta velocità tra Torino e Lione. «Siamo fortemente contrari all’opera», ha esordito la sindaca Chiara Appendino presentando, insieme ai consiglieri del Movimento 5 Stelle, la mozione sul tema che sarà votata in Sala Rossa il prossimo lunedì, «per noi questo continua a essere un investimento non necessario né prioritario. Le risorse dovrebbero essere spese in altro modo». Una posizione dichiarata in più occasioni che ora, con l’amministrazione comunale in mano, può essere resa ufficiale e portata avanti su più fronti. «L’Osservatorio non è una sede di decisione», ha spiegato il consigliere Malanca, «ma serve a istruire delle soluzioni per chi deciderà poi. L’uscita dall’Osservatorio era già stata anticipata dalla sindaca subito dopo le elezioni quando disse che una prima cittadina non poteva bloccare la Tav ma che avrebbe portato dove serviva le ragioni del ‘no’ dialogando con tutti e ascoltando le ragioni di tutti. In quell’occasione disse anche però che se ci fosse stato un dialogo impossibile sarebbe stato lasciato l’Osservatorio. Noi abbiamo provato a offrire dialogo e confronto, abbiamo riletto le motivazioni di tutti facendo approfondimenti e nominato una commissione tecnica».

Negato il consiglio aperto con i «sì» e i «no» Tav
Sul tema i grillini sono sempre stati molto schierati, ma ciononostante hanno provato, come si è appreso dalle parole del capogruppo Alberto Unia, a cercare un confronto con la minoranza in Consiglio comunale. Ma tutto questo non è stato possibile. «Avremmo voluto fare un Consiglio aperto con tecnici, persone a favore e persone contrarie all’opera in modo tale che ognuno potesse farsi un’idea, ma ciò ci è stato negato. Per farlo infatti avremmo dovuto ottenere l’ok dei 2/3 dei consiglieri, ma Pd, Tresso, Morano e Napoli hanno votato contro». L’informazione alla cittadinanza sul Tav d’altronde è uno dei punti che il Movimento 5 Stelle ha inserito all’interno della mozione, così come la richiesta a sindaco e Giunta di promuovere insieme alle altre amministrazioni comunali la discussione sul tema.

«Il Governo deve tenere in considerazione Torino»
Solo la scorsa settimana il Senato ha approvato l’accordo tra Italia e Francia per i lavori della nuova linea ad alta velocità tra Torino e Lione. Tra qualche settimana, il 20 dicembre, lo stesso documento passerà all’esame in Camera dei Deputati. «Il Governo non può non tenere conto di ciò che pensa il Consiglio comunale della città di Torino», ha detto Roberto Malanca aggiungendo, «o meglio, può farlo, ma se ne deve assumere la responsabilità e non avranno l’avallo di questa amministrazione se continueranno la realizzazione di questa opera inutile e dannosa».