27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Cerimonie laiche

L’ultimo saluto? Solo per qualcuno: a Torino nessuna sala del commiato per le cerimonie laiche

Il Comune è pronto a discutere con i cittadini l’istituzione di alcuni spazi adeguatamente attrezzati per permettere lo svolgimento di cerimonie private. «Siamo costretti a trovarci all’aperto, in altre città non è così» racconta l’Unione Atei Agnostici Razionalisti

TORINO - Istituire sale del commiato per le cerimonie laiche. E’ questa la precisa richiesta avanzata al Comune di Torino dal circolo torinese della UAAR, l’unione degli atei e degli agnostici razionalisti, e sottoscritta da 317 cittadini. «Chiediamo un luogo neutro, che possa rispondere alle esigenze dei defunti. La realizzazione non è complessa, servono sale semplici in cui i parenti e gli amici di una persona deceduta possano ritrovarsi». 

«Costretti a trovarci all'aperto per ricordare amici e parenti»
Attualmente la città, salvo l’eccezione della sala messa disposizione dalla SOCREM (Società per la Cremazione di Torino), non dispone di alcun spazio per le cerimonie dell’ultimo saluto laiche. Chi non desidera cremarsi e non professa la fede cristiana non ha alcuna possibilità di accedere a un servizio di cerimonia pubblico. Certo, ci sarebbero i servizi messi a disposizione dalle agenzie funebri private ma i costi sono spesso elevati e non tutti riescono a sostenerli. Le persone laiche che intendono trovarsi per un ultimo saluto sono quindi costrette a riunirsi nei luoghi più assurdi: «Per ricordare un nostro amico, ci siamo trovati in corso Regio Parco, all’aperto, sotto degli alberi» è il racconto delle persone che hanno presentato la petizione a Palazzo Civico.

Sale nei cimiteri o negli edifici comunali non utilizzati
Torino oggi è una delle poche grandi città a non disporre di una sala del commiato pubblica. Da Bari a Bologna, passando per Udine e Firenze, i Comuni che hanno messo a disposizione dei cittadini spazi appositi sono davvero tanti. Una sala del commiato ha infatti dei costi relativamente bassi, vista la semplicità richiesta: «L’importante è che non vi siano simboli religiosi, vi sia una zona d’accoglienza per parenti e amici, uno spazio per delle letture e magari alcuni altoparlanti che possano far risuonare della musica». Un’idea potrebbe essere quella di allestirne una in ogni cimitero, ma potrebbero essere sfruttati anche edifici comunali ora «abbandonati». Il costo di una cerimonia laica (non privata) è spesso molto basso, si parla di circa 600 euro. La petizione verrà discussa in commissione poco prima di Natale. La richiesta è precisa: Torino si uniformi alle altre città e si attrezzi di spazi per garantire anche ai laici un ultimo saluto.