26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Campi rom

Appendino: «Sgombero campo rom via Germagnano una priorità, ecco come agiremo»

L’opposizione attacca e chiede garanzie sul progetto e le sue tempistiche. Alberto Unia, capogruppo del Movimento 5 Stelle, sbotta: «Abito lì vicino e da 20 anni respiro quei fumi. Con che faccia voi che c’eravate prima oggi chiedete spiegazioni?»

TORINO - Superare il campo rom di via Germagnano è una priorità dell’amministrazione pentastellata guidata da Chiara Appendino. A ribadire il concetto è la sindaca stessa che, intervenuta in un acceso dibattito in Consiglio comunale, ha spiegato quali siano le modalità e le tempistiche per lo sgombero del campo. 

Due i campi, intervento da 5 milioni per lo sgombero
Appendino ha ricordato come nell’area vi siano due insediamenti: uno autorizzato (con 150 unità) e uno non autorizzato (con 600 unità). Il 12 ottobre la Procura ha consegnato alla polizia municipale e alle forze dell’ordine un provvedimento che prevede lo sgombero di tutta l’area di proprietà della Città. Dopo lo sgombero, secondo la Procura, dovrà seguire l’abbattimento di tutti i manufatti abusivi. La sindaca ha sottolineato come sia già iniziata da tempo un’attività di identificazione dei soggetti presenti e delle aree da sequestrare. L’operazione però non è semplice e richiederà tempo e soldi. Quest’ultimi sono quantificabili in 5 milioni di euro, ancora da reperire ma su cui è in corso un lavoro di richiesta.

L'opposizione attacca, Unia risponde
Non soddisfatta ovviamente l’opposizione. Fabrizio Ricca (Lega Nord) ha parlato di incapacità di gestione, ma l’affondo più duro è arrivato da Stefano Lo Russo, capogruppo del Partito Democratico: «Vorremmo sapere i tempi d’attuazione. Come sono stati quantificati i 5 milioni in assenza di un progetto esecutivo? E a chi sono stati richiesti?». Un duplice attacco che ha scatenato la rabbia del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Alberto Unia: «Vivo lì vicino, respiro quell’aria inquinata da 20 anni. Con quale faccia venite a chiederci oggi spiegazioni? Dobbiamo farci tutti una domanda: come mai esiste quella baraccopoli?»

Appendino: «Vi chiedo senso di responsabilità, stiamo lavorando»
La questione pare stare a cuore di Chiara Appendino, determinatissima nel difendere il lavoro svolto sin ora dalla sua amministrazione in tal senso. La sindaca, ringraziando il Nucleo Nomadi per il grande lavoro svolto ogni giorno, ha spiegato i tre binari su cui procedere per il superamento del campo rom: 
- presidio del territorio e videocamere 
- messa in sicurezza del campo e abbattimento manufatti abusivi
- ricerca risorse economiche
Un percorso che potrà anche rivelarsi irto e pieno di ostacoli, ma che l’amministrazione intende portare avanti con veemenza. L’appello di Chiara Appendino infatti è il seguente: «E’ un emergenza e la stiamo affrontando. Sappiamo che ci sono dei problemi, ma non venite a chiederci qui di risolvere problemi in un mese. Vi chiedo senso di responsabilità».