19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Nefertari al Museo Egizio

Museo Egizio, che scoperta: «Nefertari, moglie di Ramses II, è custodita a Torino»

Secondo lo studio condotto dagli archeologi, 14 elementi su 16 combaciano alla perfezione con il profilo della regina. Si tratta di un pezzo pregiatissimo, l'ennesimo della collezione unica e inimitabile del Museo Egizio

TORINO - Il Museo Egizio, fiore all'occhiello della Torino turistica e culturale, non ha certo bisogno di presentazioni. La vasta raccolta di reperti della civiltà dalla storia millenaria però pare essersi arricchita di un ulteriore pezzo pregiato: i resti della regina Nefertari, la moglie favorita del faraone Ramses II. Non vi è una certezza totale, non vi sarà mai in quanto è impossibile risalire al dna della donna, ma l'attribuzione è veritiera al 75%. Una percentuale molto alta in questi casi. 

Lo studio degli archeologi
L'annuncio è arrivato non dal Museo, ma da un gruppo di archeologi che hanno scritto un articolo sulla rivista scientifica "Plos One». Per avvalorare questa tesi sono state fatte analisi chimiche, antropologiche, genetiche e la datazione al radiocarbonio. Al Museo Egizio, dove sono custodite con cura le gambe mummificate della regina, filtra cauto ottimismo: «Non sono emersi fatti e scoperte in contrasto con l'attribuzione di questi reperti alla regina Nefertari. La certezza non ci sarà mai, ma questi resti arrivano direttamente dalla tomba di Nefertari». Nefertari è una delle figure femminili più influenti dell'antichità e infatti la sua immagine compare in tantissime pitture egizie ritrovate.

Nefertari, figura femminile importantissima nell'antichità
La tomba fu scoperta nel 1904 da Ernesto Schiapparelli, egittologo italiano. Le ipotesi scientifiche avvalorano sempre di più questa tesi. Le gambe infatti appartengono a una donna di circa 40 anni, alta un metro e sessantacinque centimetri. I materiali usati per imbalsamare il corpo corrispondono alle tradizioni di mummificazione del periodo di Ramses II. I risultati delle analisi fin ora eseguite, tra cui la datazione tramite carbonio-14. lasciano spazio a pochi dubbi ma la certezza al 100% (in mancanza di dna) non ci sarà mai. Diciamo però che con quattordici caratteristiche su 16, si può tranquillamente affermare che Nefertari, oggi, dimora a Torino.