25 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Quartiere Aurora

Suk, degrado e criminalità, il quartiere Aurora si ribella: «Pronti a scendere in piazza»

Sono circa 2000 le firme raccolte dai residenti del quartiere, esasperati da diverse problematiche ormai presenti da diverso tempo. Magliano: «La Circoscrizione 7 non diventi ricettacolo dei problemi della città»

TORINO - Il quartiere Aurora è una piccola «bomba a orologeria». Monta la rabbia tra i residenti, che hanno deciso di raccogliere circa 2000 firme per denunciare le condizioni di degrado e microcriminalità in cui versa tutta la zona. Sono tanti i problemi di un quartiere che, ormai da tempo, si sente abbandonato dalle istituzioni. Come se non bastasse, l’imminente arrivo del mercato del libero scambio a rotazione (il suk) rappresenta l’ennesima fonte di preoccupazione e una ragione di malcontento. I residenti chiedono a gran voce un piano da parte dell’assessorato competente e si dichiarano disposti a scendere in piazza per manifestare le loro rabbia.

Tanti problemi, Magliano: "Non è così che si fa integrazione"
Le maggiori criticità riguardano quindi il quadrilatero compreso tra corso Vigevano, corso Novara, corso Palermo e corso Vercelli. Vi sono poi i problemi riguardanti il trincerano della Torino-Ceres, le ex Ogm e l’ospedale Luigi Einaudi in largo Cigna. Inutile far notare però come le attenzioni di tutti siano ormai concentrate sul suk: la sensazione è che Ponte Mosca, già centro di una zona altamente popolata, non sia in grado di assorbire le 15.000 persone circa che gravitano intorno al suk. Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati, tiene alto il livello di guardia: «Non è così che si fa integrazione. Senza integrazione la riqualificazione della zona è impossibile. La Circoscrizione 7 non può diventare il ricettacolo di tutti i problemi della Città: seguirò il tema anche in Città Metropolitana, proprietaria del terreno».