28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Disabili

Disabili, «sì» alla coabitazione assistita: in arrivo 101.000 euro per migliorare i servizi

Sono 5.700 i disabili a Torino che usufruiscono di servizi in strutture specialistiche. L’obiettivo del Comune? Aiutarli a conquistare la capacità di vivere in modo indipendente

TORINO - Migliorare la qualità della vita delle persone affette da disabilità. E’ questo l’obiettivo della Giunta comunale che, in data odierna, ha previsto lo stanziamento di 101.000 euro: serviranno a potenziare la rete di sostegno già attiva e ad accrescere l’offerta dei servizi per la vita indipendente. Uno degli esperimenti principali sarà quello della «coabitazione assistita».

L'assessorato: "Molte famiglie chiedevano di sperimentare nuove forme d'assistenza"
Sono sette le associazioni impegnate di volontari impegnate in attività e servizi per i disabili (I Buffoni di Corte, Air Down, Senza Muri, La Virgola, Cepim, Si può Fare, La Perla) con cui sono state sottoscritte convenzioni annuali e biennali. Dal settore Disabili dell’assessorato comunale al Welfare fanno sapere: «Sebbene i servizi sociali della città adottassero già modelli in grado di riprodurre relazioni e stili di vita famigliari, erano molte le associazioni e le famiglie che chiedevano di poter sperimentare altre forme di offerta residenziale che funzionassero come strada per raggiungere l’autonomia». Ecco perché nascono progetti come il social housing, o la vita semi indipendente, sotto la supervisione di un assistente famigliare.

L'attuale rete di servizi
L’attuale rete di sostegno è costituita da 53 comunità alloggio, 29 gruppi appartamento, 15 case famiglia, 5 comunità di tipo famigliare e 40 servizi di autonomia. A Torino, complessivamente, sono oggi 5mila 700 i disabili che usufruiscono di servizi in strutture specialistiche e 2mila di essi di prestazioni domiciliari. Per loro vengono organizzate anche attività in laboratori artistico-artigianali e, per mille e 200, soggiorni in luoghi di vacanza.