19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Inquinamento

L’aria torna irrespirabile, PM10 a livelli preoccupanti: si rischia un nuovo blocco

Dal 22 dicembre il valore del PM10 è tornato a essere sopra i 50 microgrammi per metro cubo e nei prossimi giorni la situazione non pare essere destinata a migliorare. Un toccasana potrebbe arrivare da raffiche di vento di Foehn

TORINO - Sta nuovamente salendo in maniera preoccupante il livello delle polveri sottili nell’aria a Torino e nei comuni limitrofi. Dopo il blocco al traffico, che nelle scorse settimane per diversi giorni ha stoppato il transito da mattina a sera dei veicoli diesel Euro 3, erano bastati tre giorni di nevischio e pioggia a riportare la situazione alla normalità. Ma dal 22 dicembre il valore di PM10 è nuovamente salito oltre i 50 microgrammi per metro cubo (60 per la precisione), arrivando a 110 il nella giornata del 26 dicembre. Secondo le previsioni dell’Arpa la situazione non è destinata a migliorare nei prossimi giorni e potrebbe dunque nuovamente scattare il semaforo antismog della Regione Piemonte e dunque un nuovo stop alla circolazione.

Come due settimane fa
Da inizio dicembre il tema è stato approfondito dalla Giunta comunale di Torino. «Saranno adottati diversi gradi di intervento di blocco della circolazione per ridurre il livello di inquinamento su tutto il territorio cittadino», aveva detto l’assessore all’Ambiente, Stefania Giannuzzi, «l'attivazione delle misure urgenti di limitazione delle emissioni previste nel protocollo coinvolgeranno i veicoli diesel euro 3 al superamento dei 50 microgrammi per metro cubo per più di 7 giorni consecutivi e i diesel euro 4 al superamento dei 100 microgrammi per metro cubo per più di 3 giorni consecutivi». Storia che potrebbe tornare a ripetersi nei prossimi giorni se l’aria rimarrà irrespirabile.

Un aiuto dalla natura
Una mano potrebbero darle le raffiche di vento di Foehn in arrivo sul Piemonte. Questo potrebbe far tornare l’aria più respirabile ed evitare così il blocco al traffico. Già un anno fa successe la stessa cosa. In quell’occasione in tanti scattarono foto dal Colle della Maddalena mettendola di fianco a immagini di qualche giorno prima: la differenza di smog e inquinamento si potevano vedere a occhio nudo e senza sofisticati strumenti.