20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Meningite a Torino

Meningite a Torino, una forma rara ha ucciso il 25enne di Valperga: è corsa al vaccino

In Piemonte è corsa al vaccino: priorità a 30.000 neonati, poi toccherà agli adolescenti. Dalla Regione rassicurano: «Niente psicosi»

TORINO - La meningite fa paura. A pochi giorni dalla tragica scomparsa di Vittorio Bonetto, 25enne deceduto alle Molinette, i medici sono al lavoro per identificare con certezza la forma di meningite costata cara al ragazzo di Valperga. I primi esami peraltro non riescono a fornire certezze: parrebbe infatti che i test condotti a Roma dall’Istituto Superiore di Sanità confermino una forma non comune del virus. Usare il condizionale in questi casi è d’obbligo, in quanto si tratta solamente di esami parziali.

Si propende per il ceppo "W", ma non ci sono certezze
Qualche certezza però c’è: si è trattato di un caso di meningite da meningocco. Quello che non è stato ancora identificato con certezza è il ceppo del batterio, anche se i primi esami fanno propendere per un tipo «W». Non si parla quindi dei ceppi di meningite «B» e «C», i più comuni in Europa. E’ importante identificare con certezza il tipo di batterio, proprio per capire se modificare o meno l’offerta vaccinale in tutto il Piemonte. 

Corsa al vaccino, priorità ai neonati
A proposito di vaccini: in questi giorni le richieste sono aumentate a dismisura, mettendo in forte difficoltà il personale in servizio. Il direttore regionale della Salute Vittorio Demicheli spiega: «Il piano vaccinale rimane invariato». I primi a essere vaccinati saranno i nuovi nati, circa 30.000 bambini che dovranno poi sottoporsi a quattro richiami, per un totale di 120.000 vaccini. Dopo toccherà agli adolescenti. Intanto, nella giornata di domani si svolgeranno i funerali di Vittorio Bonetto, vittima di una meningite ancora tutta da decifrare.