19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Ippodromo di Vinovo

L’Ippodromo di Vinovo «non c’è più»: cavalli nelle stalle e corse ferme, il futuro è un rebus

E’ ormai un mese e mezzo che l’ex tempio del trotto a due passi da Torino non organizza corse. I cavalli sono sempre di meno, ma i costi rimangono alti. L’ultima speranza? Un intervento del Governo

VINOVO - Lo Juventus Center da una parte, l’ippodromo di Vinovo dall’altra. Se nei campi di calcio i giocatori si allenano, corrono e faticano, dall’altra parte è tutto fermo: i cavalli sono chiusi nelle stalle, l’anello di sabbia è pressoché deserto. Nessuna corsa viene organizzata da oltre un mese, precisamente dal’8 dicembre. Una situazione allarmante, un triste declino per quello che fino a qualche tempo fa era considerato il tempio del trotto. Il futuro dell’ippodromo di Vinovo è un rebus.

Costi alti, ricavi inesistenti: interviene la Regione
Se è vero che l’attività è praticamente ferma da ormai 40 giorni, quello che continua a correre ugualmente sono i costi. Sì, perché le spese di gestione (seppur minori rispetto ad attività piena) sono comunque esose soprattutto a fronte di un incasso pari allo zero. I cavalli ci sono, come ricorda La Stampa, sono circa 250: razze pregiate, tenute e coccolate con cura e amore da parte dei rispettivi proprietari. Il punto è che a parte qualche sgambata per tenersi in forma, i cavalli non corrono più. Un problema noto da tempo, tanto che a fine anno il Consiglio Regionale aveva approvato l’atto di indirizzo sull’ippodromo di Vinovo. Il consigliere regionale Andrea Appiano aveva chiesto più riguardo verso il tempio del trotto: «Negli ultimi anni l’Ippodromo di Vinovo è stato penalizzato dalla programmazione ministeriale, che ha portato ad assegnare alla piazza torinese un numero di corse annuali e un montepremi al traguardo ben inferiore a quelle di Milano, Roma e Napoli».

Il nemico? Le scommesse virtuali: si spera nell'aiuto del Governo
Costi di gestione alti e un grande nemico: le scommesse virtuali. Sono sempre meno le persone che si recano all’ippodromo: in molti preferiscono recarsi in una delle tante sale scommesse aperte in città, per puntare qualche euro su una corsa virtuale e finta. Quale futuro dunque per l’ippodromo di Vinovo? La speranza, forse l’ultima, è che il Governo decida di assegnare più corse e organizzare più eventi a Vinovo. Su spinta del Consiglio Regionale non è un’ipotesi così remota, ma bisogna fare in fretta o il vortice dei debiti potrebbe compromettere ulteriormente una situazione già di per sé disperata. In attesa del decreto che regolamenti il settore delle corse, i cavalli rimangono fermi nelle stalle e centinaia di famiglie che vivono su questo settore continuano a vivere giorni difficilissimi. Fino al prossimo trotto, che si spera venga organizzato in fretta.