Appendino costretta al dietrofront, sospesa «temporaneamente» l’ordinanza sulle slot machine
Dopo il «no» del Consiglio di Stato agli orari ridotti, la prima cittadina ha sospeso il provvedimento emanato lo scorso 10 ottobre. Ora si aspetta il Tar del Piemonte
TORINO - Ve lo avevamo già anticipato e ora è ufficiale. Dopo che il Consiglio di Stato ha bocciato l’ordinanza della sindaca Chiara Appendino sull’orario ridotto per l’accensione delle slot machine e videopoker a Torino, l’amministrazione comunale ha sospeso il provvedimento. Da oggi le sale gioco quindi potranno tornare a restare attive anche in orari diversi dalle 14 alle 18 e dalle 20 a mezzanotte.
In attesa del Tar del Piemonte
Adesso l’attesa è tutta per il Tar del Piemonte, chiamato a dare un giudizio di merito. I giudici amministrativi dovranno dire in via definitiva se le limitazioni rimaste in vigore per quattro mesi sono legittime oppure no, ma il giudizio sembra essere orientato verso il ripristino dell'ordinanza, quantomeno in virtù del principio cardine della tutela della salute pubblica. «Considerati tutti gli interessi coinvolti e, in particolare, la tutela della salute pubblica», fanno sapere dagli uffici della sindaca, «l’Amministrazione solleciterà una tempestiva fissazione dell’udienza di merito presso il Tar Piemonte». Intanto la stessa prima cittadina si è detta disponibile a organizzare un tavolo metropolitano, richiesto già dal sindaco di Collegno Francesco Casciano, per un confronto con le associazioni di categoria, collegate direttamente alla questione relativa agli orari delle «slot machine».
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