20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Moncalieri

Sei in condotta per il ragazzino delle merendine, il padre contro professori e preside

Oltre alla sospensione per 15 giorni dalla scuola per il giovane erano stati decisi anche i lavori socialmente utili, ma il padre ha preferito tenerlo a casa. «Poi ci domandiamo perché ci sono alunni che fanno le stragi nelle scuole»

TORINO - Il ragazzino dell’istituto superiore Pinifarina di Moncalieri, diventato noto alle cronache per la vendita di merendine a prezzi più bassi di quelli delle macchinette presenti a scuola, ha ritirato la pagella di metà anno. «Ritirata la pagella», riferisce il padre con un sms, «Voto in condotta: 6! Poi ci domandiamo perché ci sono alunni che fanno le stragi nelle scuole». Sbotta e accusa professori il preside il genitore del sedicenne che, nel giro di poche settimane, è diventato il più «famoso» della scuola e anche il più odiato dai compagni. La vicenda, resa nota in particolare con un servizio realizzato dal programma televisivo «Le Iene», è degenerata a tal punto che per il giovane i genitori stanno cercando una nuova scuola dove fargli concludere l’anno scolastico, ma con il voto in condotta così basso c’è il rischio che nessuna struttura scolastica lo accetti e che, rimanendo al Pininfarina, venga bocciato per il secondo anno consecutivo.

Niente lavori socialmente utili
Oltre alla sospensione per 15 giorni, in seguito alla scoperta che «spacciava» ancora merendine nonostante una prima punizione dello scorso anno, dalla scuola per il giovane erano stati decisi anche i lavori socialmente utili con l’associazione «Terza Settimana» consegnando frutta e verdura, donata dal Centro Agro Alimentare di Grugliasco, a persone in difficoltà. Punizione facoltativa che il padre ha deciso di non fargli scontare. Il sedicenne dunque sta passando a casa i giorni di sospensione anche se, pare, sia stato contattato il Forum del volontariato per cercare un accordo su un lavoro socialmente utile da fargli fare, questa volta, in accordo con i genitori.