20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Abbandono rifiuti

«Stop» ai rifiuti lasciati fuori dai cassonetti, Amiat scende in campo contro l’abbandono in strada

Amiat applicherà un adesivo, tradotto in arabo, inglese, francese, spagnola e cinese, sui cassonetti. L’obiettivo? Scoraggiare un comportamento deprecabile, dannoso e costoso

TORINO - Torino dice «no» all’abbandono dei rifiuti. Partirà nei prossimi giorni una nuova attività di sensibilizzazione programmata da Amiat. L’obiettivo? Arginare il più possibile il problema dell’abbandono dei rifiuti sul territorio cittadino, in particolare a fianco dei cassonetti. Per cercare di frenare il fenomeno, è stato quindi creato un nuovo materiale informativo (un adesivo) tradotto in arabo, inglese, francese, spagnolo e cinese. L’adesivo verrà posto sopra i cassonetti.

Scoraggiare i comportamenti scorretti
Saranno gli operatori dell’Amiat stessi, durante il proprio turno, a monitorare gli eventuali abbandoni. Quando verrà notata la presenza di rifiuti a terra, l’addetto applicherà l’adesivo sul cassonetto più vicino, per evidenziare di aver notato un comportamento scorretto e cercare quindi di scoraggiarlo. Tramite l’adesivo, inoltre, Amiat ricorda che per i rifiuti ingombranti (armadi, apparecchiature elettroniche...) è possibile richiederne il ritiro gratuito su prenotazione, semplicemente compilando il form sul sito www.amiat.it o telefonando al Contact Center Ambiente. In alternativa è sempre possibile portare tali rifiuti nel centro di raccolta più vicino.

Presidente Amiat: "Abbandono è comportamento deprecabile"
Abbandonare o gettare rifiuti a terra, oltre a nuocere all’ambiente e danneggiare il decoro urbano, rimane un’azione passibile di sanzione pecuniaria. «L’abbandono del rifiuto a fianco dei contenitori stradali – dichiara il presidente di Amiat Lorenzo Bagnacani - costituisce non solo un comportamento deprecabile da un punto di vista ambientale e di decoro pubblico, ma causa ingenti costi aggiuntivi al servizio di raccolta rifiuti incidendo negativamente sul bilancio della collettività».