23 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Trasporto pubblico

Rivoluzione trasporti pubblici, quali fermate sopprimere? Decisivi i dati del «bippaggio»

L’assessora promette una riorganizzazione del trasporto pubblico: «Il bippaggio servirà a controllare orari, le fermate più utilizzate e quelle meno utilizzate. Quelle a 300 metri di distanza? Non hanno senso di esistere…»

TORINO - Semafori intelligenti, priorità a tram e bus, soppressione delle fermate troppo vicine l’una con l’altra. Non chiamatela rivoluzione, ma la riorganizzazione del trasporto pubblico partirà nei prossimi giorni da una certezza importante: le risorse economiche necessarie per garantire un servizio adeguato non subiranno ulteriori tagli. L’obiettivo dell’assessora ai Trasporti Maria Lapietra è ormai arcinoto a tutti i torinesi: incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. In che modo? Uno degli strumenti principali proposti dall’assessorato, utile per la riorganizzazione della rete, è quello del «bippaggio».

Perché sarà importante «bippare»
Il «bip» sarà importantissimo per fornire i dati di domanda necessari per prendere poi le decisioni corrette in un secondo momento. Un esempio pratico: «bippare» il proprio abbonamento consentirà ai tecnici di conoscere alla perfezione quali sono le fermate più utilizzate, quelle meno utilizzate e i tempi di frequenza. In questo caso la collaborazione dei cittadini sarà di vitale importanza. Una volta elaborati i dati si passerà a una seconda fase, quella esecutiva. L’assessorato ai Trasporti, insieme all’Agenzia della Mobilità Piemontese, valuterà come agire. 

Fermate soppresse, ma quali? E in che tempi?
Uno dei primi provvedimenti riguarderà la soppressione delle fermate inutili, quelle troppo vicine che obbligano il mezzo di trasporto a fermarsi in continuazione e rendono una tratta lenta come quelle poste a 300 metri l’una dell’altra. Secondo Lapietra, quest’ultime «non hanno senso di esistere…». Una distanza considerata accettabile? 500 metri. Lo strumento di bippaggio, su usato correttamente, consentirà ai tecnici di capire quale delle due fermate troppo vicine sopprimere e quale preservare. Un concetto applicabile anche ai tagli delle corse serali. Difficilmente comunque le fermate verranno soppresse prima dell’anno nuovo, in quanto vi sono tempi tecnici per ottenere i dati, elaborarli e ottenere il via libera dall’Agenzia. Come ricorda l’assessora, nessuna fermata viene spostata di un solo metro senza l’ok dell’Agenzia della Mobilità Piemontese. 

Tempi brevi per i semafori intelligenti, riorganizzazione «lenta»
Capitolo semafori intelligenti: in questo caso le tempistiche saranno necessariamente più snelle, anche perché le risorse rese disponibili (circa 1,6 milioni di euro) vanno utilizzate entro il 2018. Con il senno di poi, una delle tratte più veloci sarà la linea tranviaria 4 che godrà sia di proprietà semaforica che della soppressione delle fermate inutili. L’unica perplessità riguarda l’infallibilità del sistema di bippaggio per la raccolta dei dati. Come evidenziato dal capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca, è difficile riuscire a bippare su un pullman affollato, su cui è difficile persino salire. Lapietra spiega: «Le macchinette sono posizionate in modo tale da rendere semplice quest’operazione. L’esperimento inizierà nelle linee meno frequentate, con accesso e discesa dal mezzo pubblico solo in un ingresso prestabilito». Per vedere i risultati di questa riorganizzazione bisognerà comunque avere pazienza, perché potrebbe volerci diverso tempo: non mesi, ma diversi anni. Nessun problema, spiega Lapietra: «Avendo avuto garanzie sul fatto che le risorse non verranno tagliate, non abbiamo alcuna urgenza. Lavoreremo bene e con calma».