19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Quartiere Barriera di Milano

Tragedia di via Bologna, l’ex: «Era depressa, mi aveva detto che l’avrebbe fatta finita»

Ci sono ancora tanti interrogativi a cui dare risposta per quanto accaduto nella mattinata di ieri in via Bologna dove una mamma ha prima accoltellato il figlio e poi si è gettata dal balcone. Il piccolo è in prognosi riservata al Regina Margherita

TORINO - I contorni della tragedia non sono ancora del tutto delineati. Quello che è successo nella mattinata di ieri in via Bologna, dove una mamma di 34 anni di origini albanese, Elida Zero, ha prima accoltellato il figlio di sette anni e poi si è lasciata cadere dal balcone di casa, ha ancora tanti punti interrogativi senza una risposta. Per diverse ore la polizia ha interrogato l’ex compagno della donna, Dante S., 54 anni, e papà del bambino che ora si trova ricoverato all’ospedale Regina Margherita in prognosi riservata. Dalle parole dell’uomo, riportate dal quotidiano Repubblica, si legge di una donna con una vita non facile, tornata in Italia da meno di un mese dopo essersi rifugiata in Francia dove pare volesse trovare asilo politico. «Io non ero contento che fosse in Francia», racconta l’ex compagno e riporta Repubblica, «volevo che tornasse a Torino con il bambino e che trovasse la sua stabilità. Per questo sono andato a prenderla in Francia, proprio perché potesse stare più tranquilla nella casa che le avevo lasciato».

«Io la faccio finita»
A quanto sembra, sempre dalle parole dell’uomo dette davanti a quell’edificio di via Bologna in cui si è consumato il dramma, la trentaquattrenne (35 anni tra pochi giorni) soffriva di depressione. «Era seguita da anni dai servizi sociali e spesso minacciava di fare pazzie», riporta Repubblica, «Proprio giovedì sera mi aveva telefonato dicendomi che l’avrebbe fatta finita. Io ero tornato da lei. Si vedeva che era instabile, poverina, aveva avuto una vita difficile, ma non potevo immaginare che arrivasse a questo punto».