29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Storie di Torino

Il 13 febbraio è un giorno triste per Torino, 35 anni fa la tragedia del cinema Statuto

Un giorno nefasto in cui persero la vita 64 persone, tra cui alcuni bambini. Un incendio uccise molti spettatori che si recarono al cinema di via Cibrario per assistere al film «La Capra». Da quel giorno molte cose in Italia cambiarono.

TORINO - Doveva essere una serata di svago, invece si trasformò in una vera e propria tragedia. Sono passati 35 anni da quel 13 febbraio 1983, data rimasta nella memoria di tutti i torinesi per l’incendio al cinema Statuto di via Cibrario in cui morirono 64 persone. Per la tredicesima settimana consecutiva c’era il film «La Capra» in proiezione: allo spettacolo di metà pomeriggio tra platea e galleria presero posto in sala un centinaio di spettatori, ignari di quanto sarebbe avvenuto di lì a poco.

Le fiamme all’improvviso alle ore 18
Un corto circuito intorno alle ore 18 innescò l’incendio che coinvolse alcune tende e poi le poltrone in ultima fila sbarrando, di fatto, una delle uscite di sicurezza del cinema Statuto. Pian piano in sala si iniziò a capire che qualcosa non andava e iniziò un fuggi fuggi generale verso l’unica via di fuga rimasta utilizzabile. Ad avere la peggio furono gli spettatori della galleria che sentirono il fumo delle fiamme quando ormai era troppo tardi per poter tentare di scappare a un destino infame.

Decine di morti e la condanna per il proprietario
Alla fine di quella giornata nefasta si conteranno 64 vittime: la più piccola aveva appena 7 anni, la più anziana 55. Qualche giorno più tardi, il 17 febbraio, si celebrarono i funerali di Stato nel Duomo di Torino alla presenza dell’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini e davanti a tutta la città riunitasi attorno alle bare delle vittime del cinema Statuto. Quanto al proprietario della struttura i giudici lo condannarono a 8 anni in primo grado (diventati 2 in appello) e al risarcimento ai parenti delle persone che persero la vita quel giorno.

Dopo la tragedia una legge ad hoc
Quanto successe al cinema Statuto non passò inosservato a livello nazionale. Dopo la tragedia in Italia fu varata una legge sulla sicurezza nei luoghi pubblici: si specificò che i locali destinati all’intrattenimento al pubblico avrebbero dovuto sempre garantire l’accesso ai mezzi di soccorso e ai vigili del fuoco. Per i complessi multisala vennero inoltre richiesti più locali per le vie di fuga, separati e assolutamente resistenti al fuoco minimo.