18 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Lavoro

Progetti Telelavoro: nuove frontiere lavorative eco-friendly nel torinese

Sei progetti di telelavoro attivati nella provincia di Torino, l'assessore alle Pari Opportunità pone l'accento sui benefici ambientali di questa soluzione lavorativa

TORINO - La Regione Piemonte finanzia 10 progetti di telelavoro di tipo domiciliare per enti pubblici che coinvolgeranno in totale 78 destinatari. «I progetti», puntualizza l’assessora alle Pari opportunità, Monica Cerutti, «sono stati attivati su quasi tutto il Piemonte: 6 in provincia di Torino e uno nelle province di Alessandria, Biella, Cuneo e VCO. Abbiamo intenzione a breve» prosegue Cerutti, «di riproporre questo bando, auspicando che sempre più enti pubblici possano rispondere positivamente. Crediamo infatti che possano costituire un esempio per altre realtà lavorative offrendo condizioni migliori e contribuendo alla soluzione delle problematiche ambientali".

I benefici per l'ambiente
Secondo l’assessora, il telelavoro sarebbe uno strumento che parte dalle esigenze di lavoratori in situazione di disagio a causa di disabilità psicofisica, con minori o familiari bisognosi di assistenza o per l’eccessiva lontananza della propria abitazione dal luogo di lavoro. Dovrebbe divenire sempre più un'opportunità da estendere a tutti e tutte coloro che possano utilizzarla nello svolgimento delle proprie mansioni. Si tratta infatti anche di un contributo verso una maggiore sostenibilità ambientale, riducendo il traffico dei veicoli privati e dunque l'inquinamento. «In questo periodo storico si chiedono sempre maggiori misure strutturali che vadano verso l'eco-compatibilità, e il telelavoro va indubbiamente in questa direzione» conclude l'assessore.