19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Cronaca

Sussidi familiari, nella «classifica della povertà» podio per le Circoscrizioni V e VI

Il Comune ha reso noti i dati relativi le domande per ricevere il sostegno economico SIA. A Torino, oltre metà delle richieste arrivano dalle Circoscrizione 5 e 6

TORINO - Delle 20574 domande presentate,  539 hanno ricevuto esito positivo, 1535 sono state rifiutate o sono in attesa di riesamino per mancanza di requisiti e le restanti 500 sono ancora sotto l'esame dell'Inps.  Si tratta delle richieste di accesso al sostegno economico SIA (Sostegno Inclusione Attiva). I dati vengono comunicati dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Torino, nel corso di una riunione della IV Commissione consiliare. Pare che, in città, oltre la metà delle domande sia stata presentata da famiglie residenti nelle Circoscrizioni 5 e 6. Segue a ruota nella triste "classifica della povertà" la Circoscrizione 7 con il 15% delle richieste, la 2 con l’11%, la quattro con l’8% e la otto con il 6%. In coda la Circoscrizione tre e la uno con, rispettivamente, il 5 e il 4% delle richieste totali.

In cosa consiste il sostegno familiare?
Il SIA non è solamente un contributo economico.L'assessore al Walfare, Sonia Schellino, lo ha definito come un percorso «finalizzato a superare la condizione di povertà per riconquistare, passo dopo passo, la propria autonomia». Ogni famiglia potrà beneficiare, per un anno, di un contributo mensile tra gli 80 e i 400 euro, che riceverà caricato su una carta elettronica di pagamento (Carta SIA).  Parallelamente, parte del fondo europeo di 3,3 milioni di euro servirà gli interventi attivi socio-educativi, quali ad esempio l’attivazione di tirocini formativi, l’inserimento di lavoratori in cooperative no profit o nell’attivazione di progetti di lavoro accessorio. Tali progetti assicurano inoltre il diritto alla scuola dei minori e alle cure mediche per ogni membro del nucleo familiare.

Chi può usufruire del SIA?
Il sostegno economico mira ad aiutare famiglie in condizioni economiche disagiate, il cui reddito Isee non sia superiore a 3000 euro, con almeno un figlio minorenne o disabile a carico oppure nel cui nucleo familiare vi sia una donna in stato di gravidanza. Per usufruire del sostegno occorre inoltre presentare regolare documentazione che attesti la cittadinanza italiana o comunitaria o, in caso di cittadinanza straniera, il permesso di soggiorno per lungo periodo. Sarà poi necessario avere la residenza in Italia da almeno due anni, e non beneficiare di alcun sostegno economico previsto per i disoccupati. Non verranno accettate le domande di coloro i quali possiedano autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o, ancora, motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda. Nella valutazione delle richieste (e nella definizione dell’entità del contributo) si terrà conto anche di altri eventuali carichi familiari. Saranno favoriti i nuclei con il maggior numero di figli minorenni, specie se piccoli (di età tra 0 e 3 anni), con un solo genitore e in cui siano presenti persone con disabilità.