26 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Cronaca

Stalker prende a pugni e minaccia l’ex convivente: «Devi essere solo mia o ti uccido»

Un incubo fatto di gomme bucate, insulti, telefonate e un negozio bruciato. Poi la denuncia e lo stalker viene condannato: «Il coraggio vi rende libere»

TORINO - Telefonate, botte e minacce: «Devi essere solo mia o ti uccido». E’ iniziato così l’incubo di Nadia (nome di fantasia), 40 anni. La donna, vittima dello stalking dell’ex convivente, ha subito tutti gli atti intimidatori e persecutori da parte dell’uomo che una volta era il suo compagno, ma che non accettava di vedere finita la loro relazione. Un incubo spezzato dalla denuncia e dall’intervento dei carabinieri. L’uomo, un 51enne di Rosta, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Le minacce e la violenza subite
Sono stati anni difficili per Nadia: dai pneumatici bucati alle scritte volgari sulla macchina, passando per i cellulari spaccati e le telefonate, il peggio era stato raggiunto quando lo stalker aveva dato fuoco a un negozio di abbigliamento di proprietà di un’amica di Nadia, colpevole di averla incontrata solo qualche giorno prima. L’uomo, in modo ossessivo, ha sempre cercato di convincere l’ex a tornare insieme. Migliaia gli sms e le telefonate fatte. 

L'ultima umiliazione e la denuncia
L’ultimo episodio il 26 dicembre 2015: lo stalker buca le gomme di Nadia, è furente perché la donna non ha voluto trascorrere insieme a lui il giorno di Natale. La costringe a passare insieme il capodanno a Torino poi, dopo cena, la fa scendere e salire dalla macchina a suo piacimento per umiliarla. E’ solo il preludio a quello che accade dopo, quando Nadia viene presa a schiaffi e pugni sino alla minaccia finale: «Devi essere solo mia. O ti uccido». La donna trova il coraggio dentro di sé e denuncia lo stalker: ora Nadia è finalmente libera.