14 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Eventi

8 marzo, La regina Elena di Savoia invita tutte le donne a visitare Palazzo Reale

In occasione della festa della donna i Musei Reali propongono alle visitatrici l'ingresso gratuito e aprono, in via straordinaria, le stanze della regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele II

TORINO -  I Musei Reali hanno pensato davvero a un bel regalo per la festa della donna: mercoledì 8 marzo l'ingresso a Palazzo Reale sarà gratuito per tutte le visitatrici. Non solo, in via del tutto eccezionale, le stanze della regina Elena, una delle sovrane più amate dal popolo, saranno aperte.  

Le stanze della regina
Partendo dal pavimento, composto da preziosi marmi policromi, tutto nelle dieci stanze della regina Elena parla di sfarzo e ricchezza. Le porcellane, i cristalli, i parati di seta in stile orientale, gli affreschi a tema mitologico e gli stucchi in oro, tutto racconta la storia di una passata epoca di nobiltà. Costruite alla fine del Seicento per volere di Vittorio Amedeo II, le stanze, collocate al piano terra di Palazzo Reale, furono decorate da Bartolomeo Guidobono e dal pittore viennese Daniel Seiter. Di straordinaria bellezza appare anche la stanza da bagno della sovrana, decorata di fini acquerelli a opera della pittrice Emma Biscarda.

Le visite guidate
L'iniziativa, promossa in collaborazione con gli Amici di Palazzo Reale, comprende una serie di visite organizzate alle stanze della regina. I tour partiranno alle 10, 11 e 12 in mattinata e alle 15, 16, 17 nel pomeriggio. Le visite alle stanze sono state pensate come un'occasione per svelare al grande pubblico la personalità di Elena di Savoia. Sposa di Vittorio Emanule III per amore, la regina fu molto apprezzata dal popolo per il suo spirito caritatevole e per le numerose iniziative umanitarie che promosse da regina. Durante la visita verranno inoltre illustrate le importanti personalità che, oltre alla regina Elena, abitarono questi luoghi magnifici: dall'imperatrice Alessandra Fedorowna di Russia, vedova di Nicola I, a Maria Letizia Napoleone, duchessa d'Aosta.