26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Politica

Il prossimo sindaco di Torino non sarà Appendino, a ribadirlo è Beppe Grillo

Il fondatore del Movimento 5 Stelle toglie ogni dubbio ribadendo che dopo due mandati, di qualunque grado, non sarà possibile candidarsi. Tagliata fuori per la corsa a primo cittadino Chiara Appendino

TORINO - Questa legislatura dovrebbe essere la prima e l’ultima in cui alla guida della Giunta comunale, cioè come sindaca della Città di Torino, ci sarà Chiara Appendino. Il condizionale è ancora d’obbligo, ma fino a oggi tutte le strade portano verso una non-ricandidatura: l’ultima arriva direttamente dal fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo che, sul suo blog, ha ribadito che la regola sui due mandati non si tocca e non si deroga. «Il MoVimento 5 Stelle è una comunità di cittadini fondata su delle regole. Sono poche, chiare e semplici. Proprio per questo inamovibili», ribadisce Grillo, «una delle regole fondanti è quella dei due mandati elettivi a qualunque livello. Consigliere comunale, sindaco, consigliere regionale, parlamentare nazionale ed europeo. Questa regola non si cambia né esisteranno mai deroghe ad essa. Vogliamo cittadini 5 Stelle che si mettano al servizio della comunità, non professionisti della politica».

Per Appendino questo è il secondo mandato
Quando era ancora ventiseienne Chiara Appendino entrò in Consiglio comunale come consigliera pentastellata. Durante la prima legislatura, passata accanto al collega di partito Vittorio Bertola con cui i rapporti ormai sono inesistenti, Appendino è stata la prima «nemica» di Piero Fassino che, durante un dibattito in Sala Rossa, la invitò a candidarsi a sindaco. Detto e fatto, dopo cinque anni, cioè il primo mandato, è arrivata l’elezione principale. La politica però per il Movimento 5 Stelle deve essere qualcosa di transitorio, un apporto del singolo alla comunità. Ed è per questo motivo che, comunque vada e a dispetto dei nomi che nel 2021 potranno esserci (forti o meno), Chiara Appendino si dovrà fare da parte, almeno ufficialmente.

«Tra quattro anni non mi ricandido»
Se le parole di Beppe Grillo lasciano poco spazio all’immaginazione, le fantasie le aveva spente sul nascere direttamente la prima cittadina. «Tra quattro anni non mi vedo candidata sindaco», aveva detto serenamente rispondendo alle domande degli studenti del Master in Giornalismo Giorgio Bocca dell’Università di Torino appena un paio di settimane fa, a cui aveva aggiunto: «Tantomeno mi vedo Premier tra cinque mesi». Due indizi non fanno ancora una prova certa, anche perché manca ancora troppo tempo prima che si torni alle urne. Il tempo, galantuomo, dirà come andrà a finire.