18 aprile 2024
Aggiornato 04:30
San Salvario District

Torna «San Salvario District», quattro giorni d’arte e creatività nel quartiere multiculturale

Dopo il successo della prima edizione, capace di attirare circa 50.000 visitatori, l’evento animerà le vie del quartiere dal 6 al 9 aprile

TORINO - «Evento che vince non si cambia». Dopo il grande successo della prima edizione, il progetto «San Salvario District» torna ad animare le vie di quello che è senza dubbio uno dei quartieri più multietnici della città. Per quattro giorni, dal 6 al 9 aprile, i creativi invaderanno San Salvario insediandosi nei vari esercizi commerciali e nelle sedi istituzionali, animando le vie con un’esplosione di arte, moda e design. Lo scorso anno i visitatori furono addirittura 50.000, con 40 location e oltre 100 espositori provenienti da più zone dell’Italia e dal mondo.

Cos'è San Salvario District
Il progetto San Salvario District nasce dalle grandi potenzialità di incontro che il quartiere è riuscito a costruire nel corso degli anni. Pianificato nella seconda metà dell’Ottocento, San Salvario è stato da sempre, anche grazie alla costruzione della Stazione di Porta Nuova nel 1860-68, il primo approdo per gli immigrati che venivano a lavorare nelle industrie cittadine e per la consistente penetrazione - dagli anni Novanta – di immigrati di varia nazionalità che lo hanno reso uno dei quartieri più multietnici della città di Torino. Non a caso convivono qui chiese cattoliche, il tempio valdese, la sinagoga, le sale di preghiera musulmane. L’allestimento di eventi e mostre temporanee, la proposta di servizi per la produzione sperimentale, la promozione di laboratori creativi offriranno l’occasione per fare emergere le nuove istanze legate all’arte, alla moda, all’artigianato e al design e per istituire momenti di visibilità in spazi collettivi, dove la creatività e il pubblico possono convivere.

Tre le sezioni di San Salvario District
Tre le sezioni principali dell’evento: arte contemporanea, design e fashion designer, affidate a professionisti di assoluto valore come Riccardo Gherardini (presidente Associazione Harambee Art Kunst), Gian Carlo Transatto (architetto e designer dello studio associato U-Layer di Torino) e Marika Guida (stilista, costumista e scenografa). Le sezioni avranno lo scopo di creare un interscambio di relazioni e conoscenza tra le aree presenti e saranno coordinate da Ketty Vettori e Paola Rovetto della P and K Consultino, coprogettista del progetto. Ampio lo spazio dato alle problematiche sociali e alla violenza di genere. Quattro giorni ricchi e intensi in cui manualità e creatività troveranno lo spazio giusto per presentarsi al pubblico, dando nuova vita a San Salvario, uno dei quartieri più belli e allo stesso controversi di Torino.