27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Corso Tazzoli campo nomadi

Fuochi e fumi tossici dal campo nomadi di corso Tazzoli: invasione di rifiuti, è allarme salute

Tra residenti e lavoratori, sono tantissime le persone costrette a respirare odori acri e fumi pericolosi per la salute. Intanto, nonostante gli interventi di Amiat, i rifiuti continuano ad aumentare

TORINO - Rifiuti in fiamme, odori acri e colonne allarmanti di fumo nero. Uno scenario che si verifica con sempre più frequenza nei pressi dei campi nomadi sparsi per la città di Torino e che allarma, non poco, i residenti costretti a convivere con questo problema. L’ultimo episodio, in ordine cronologico, è quello avvenuto martedì sera al campo nomadi di corso Tazzoli dove gomme e immondizie date alle fiamme hanno creato una luna colonna di fumo nero maleodorante.

Pericolo per la salute di residenti e lavoratori
Una situazione insostenibile per i residenti, costretti a barricarsi in casa per non far entrare odori e fumi nelle proprie abitazioni. Fumi che, il più delle volte, sono considerati pericolosi per la salute delle persone: ecco perché proprio negli scorsi giorni si era chiesto il biomonitoraggio della salute di chi vive o lavora vicino a un campo nomadi. Sì, perché anche chi lavora nei pressi degli insediamenti è costretto a respirare gli inquinanti. In questo caso, in corso Tazzoli, sono gli operatori dell’Amiat e i lavoratori delle Poste a subire i danni dei fumi. Le condizioni di bassa pressione atmosferica inoltre, hanno reso più grave la situazione e più persistenti le emissioni. Difficili da quantificare i danni potenziali alla salute di chi ha respirato i miasmi.

Magliano: "E' arrivato il momento di agire"
Come evidente dalla foto, l’intervento delle forze dell’ordine sembra non scoraggiare le persone che bruciano i rifiuti. Ma c’è di più: nonostante i passaggi extra operati da Amiat nella zona, la situazione rifiuti appare gravissima e gli accumuli sembrano aumentare a vista d’occhio. Rifiuti di ogni genere, di qualsiasi dimensione.  Temi su cui chiede più attenzione Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati: «Entrambe le questioni hanno a che fare con la salute pubblica prima ancora che con il decoro e la vivibilità della zona. Possono essere utili centraline e biomonitoraggio? Certo, ma solo per ‘fotografare’ la situazione. Non per risolvere, a monte, le cause. È davvero arrivato il momento di agire a favore delle periferie».