27 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Palazzo Reale

Fiori fiori e ancora fiori: così Palazzo Reale celebra l'arrivo della Primavera

Una passeggiata tra arte e botanica: dal 21 al 26 di marzo un'esperienza tutta nuova di guardare alle opere esposte nella principale residenza sabauda della città

TORINO - Con un simpatico gioco di parole a Palazzo Reale accolgono l'arrivo della Primavera con la mostra "FloReali». L'esposizione è un felice connubio tra pittura e botanica e i risultati scaturiti da questa insolita unione sono semplicemente incantevoli. I profumi dei fiori freschi invaderanno le sale della Galleria Sabauda dal 21 al 26 di marzo: la mostra d'altronde non poteva essere più lunga, perchè? Semplicemente perchè i fiori deperiscono. Non si tratta di facile ironia, i fiori esposti per "FloReali" sono autentiche opere d'arte della natura e impongono perciò ritmi ed esigenze che non possono essere ignorate. L'Associazione Amici della Galleria Sabauda ha curato l'allestimento della mostra nei minimi dettagli, provvedendo personalmente a reperire i fiori esposti e a porli nelle condizioni migliori per adattarsi alle sale interne di Palazzo Reale. 

L'accuratezza botanica dei dipinti
L'intenzione è quella di mettere i visitatori nelle condizioni di guardare ai quadri esposti sotto un nuovo punto di vista, pensando insieme da botanici e da storici dell'arte: il risultato, lo assicuriamo, è sorprendente. Ad accompagnarci in questa passeggiata tra le sale della dimora regale sono state la storica dell'arte Cornelia Diekamp e il responsabile botanico del Museo Regionale di Scienze Naturali, Rosa Camoletto. Le due donne formano una coppia formidabile. Innanzitutto invitano il pubblico a guardare alle opere sotto l'aspetto scientifico botanico: in tal senso vengono indicati i nomi delle specie floreali, il periodo di fioritura di questi e la loro provenienza geografica. Già al primo passo lo spettatore resta stupefatto dall'accuratezza con cui gli esemplari vengono riprodotti sulle tele. Pensate, ad esempio, che è possibile distinguere i fiori di melo dai fiori di pero in base al colore del polline che vi è posato sopra, giallo per i primi, bianco per i secondi. Il tutto senza mai dimenticare che non si tratta di riproduzioni fotografiche ma di opere di pittura! Si aggiunga inoltre che, in alcune nature morte, compaiono esemplari floreali la cui fioritura avviene di norma in stagioni diverse, ragione per cui il pittore non poteva averli di fronte, a mo' di modello per intenderci, durante la realizzazione dell'opera. 

Il simbolismo dietro i fiori 
A questo punto lo spettatore è ormai completamente trasportato e catturato in questa dimensione floreale dell'arte. Ed è allora che l'esposizione fa un ulteriore passo in avanti grazie all'intervento della dottoressa Diekamp, che illustra i numerosi simbolismi artistici che si celano dietro ai fiori in pittura. La rosa, ad esempio, si carica degli aspetti di sensualità di Venere e il papavero delle connotazioni di sonno e morte. La giovinezza poi, tradizionalmente associata alla Primavera, si cela spesso nei colori di questi dipinti, il cardo spinoso invece si fa simbolo della forza virile e del talento militare nell'opera di Antoon van Dyck che rappresenta Principe Tommaso di Savoia.