16 maggio 2024
Aggiornato 20:00
Consiglio regionale

Firme false in Regione, Chiamparino «trema»: a rischio 8 consiglieri Pd

Alcuni hanno già patteggiato, ma il rinvio del Tar complica ulteriormente la posizione di alcuni consiglieri: il Pd rischia di non essere più il primo partito in Regione

TORINO - Non si può ancora parlare di vero e proprio terremoto, ma la solidità del Partito Democratico in Regione Piemonte potrebbe davvero avere le ore contate: i giudici del Tar hanno, di fatto, accolto il dubbio insinuato dall’ex leghista Borgarello in merito alle firme false utilizzate per la lista del Pd di Torino durante l’elezione regionale del 2014. Otto i consiglieri regionali a rischio decadimento.

Da Laus a Gariglio, rischiano 8 consiglieri
Una questione nota, tanto che dal punto di vista penale quasi tutti gli imputati hanno già deciso di patteggiare. Il Tar ha rinviato l’udienza al prossimo 19 aprile: calendario alla mano, tra 28 giorni potrebbe cambiare tutto. Nonostante il rinvio chiesto dai legali Pd per depositare le memorie, il gup Paola Bormio ha già decretato l’annullamento di 308 firme, rendendo di fatto nulli anche gli atti collegati. A rischiare sono principalmente il capogruppo Davide Gariglio e il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus.

Regione, il terremoto delle firme false
In ballo ci sono le firme false. Quante sono? 308 come contestato dal gup o 169 come risulta attualmente al giudice Giordano? Dalla risposta a questa domanda dipenderà il futuro dei consiglieri che potrebbero decadere o meno perché 308 firme false farebbero decadere la lista, 169 no. La questione che si pone il Tar è poi un’altra: giusto aspettare gli esiti del processo civile o basta questa sentenza per far decadere i consiglieri? E’ sul conflitto amministrativo-penale che si gioca la partita. Il futuro del Consiglio regionale è in bilico, il Pd potrebbe non essere più il primo partito in favore del Movimento 5 Stelle: il count down verso la verità è iniziato ma le prime avvisaglie del terremoto politico sono già arrivate fino al palazzo della Regione.