26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Cronaca

Assegno e documenti falsi: il piano era di fuggire a Napoli a truffa ultimata

Uomo di 48anni di origine italiana è stato arrestato per truffa e possesso di documento d'identità falso. Una volta ultimato il "lavoro" sarebbe tornato a Ponticelli, dove risulta agli arresti domiciliari

TORINO - L'oggetto della compravendita era un Audermars Piquet modello Montoya, del valore di 23000 euro. Venditore e acquirente avevano fissato l'appuntamento in un istituto di credito di corso Francia, ma qualcosa è andato storto. All'utimo minuto pare infatti che l'acquirente avesse chiamato il venditore avvisando che non avrebbe partecipato all'appuntamento e che, al suo posto, sarebbe andato il cognato.

Assegno e documenti falsi
L'uomo, un 48enne di origine italiana, ha cercato di pagare l'orologio con un assegno emesso da una Banca di Credito Cooperativo, ma il personale dell'istituto bancario ha identificato immediatamente il pagamento come falso. A questo punto sono intervenuti gli agenti del commissariato San Donato e hanno ritrovato addosso all'uomo una carta di identità falsa che riportava i dati anagrafici con i quali il soggetto si era presentato in banca. Il falsario tuttavia aveva con sé anche i suoi veri documenti attraverso cui è stato possibile risalire alla sua vera identità. E' emerso infine che l'uomo, in realtà, doveva essere ai domiciliari a Ponticelli in provincia di Napoli, posto dal quale era partito in treno in mattinata e nel quale avrebbe fatto rientro subito dopo aver portato a termine la truffa. Alla luce dei fatti l’uomo è stato arrestato per evasione e possesso e fabbricazione di documento di identificazione falso e denunciato per truffa.