29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Turismo

Cresce il turismo in Piemonte: a Torino quasi 5 milioni di visitatori nel 2016

Il 2016 conferma il trend di crescita del turismo in Piemonte, sia nelle presenze (+2,41%), sia negli arrivi (+2,67%), per un totale di 4 milioni e 800mila turisti

TORINO - Il turismo, ormai è cosa nota e assodata, è uno dei punti di forza della città di Torino. Dal post-Olimpiadi a oggi il numero di turisti che ogni anno visita il capoluogo piemontese è cresciuto considerevolmente. E i dati raccolti dall’Osservatorio turistico regionale nel 2016 lo confermano. Rispetto al 2015 si è registrata una crescita dell’1% negli arrivi e del 7% nelle presenze: l’incremento è trainato soprattutto dal mercato italiano, mentre l’estero, dopo il forte incremento dell’anno scorso, rallenta nel numero di arrivi (-13%), ma aumenta dell’1% i pernottamenti. I dati delle presenze si assestano a 1 milione 351mila per l’inverno e a 1 milione 580 mila per l’estate.

Turismo in crescita in tutto il Piemonte
Secondo le statistiche il 2016 conferma il trend di crescita del turismo in Piemonte, sia nelle presenze (+2,41%), sia negli arrivi (+2,67%), con 4 milioni e 800mila turisti e superando la soglia dei 14 milioni di pernottamenti. L’estate si conferma il periodo di maggiore attrazione per il territorio, contribuendo infatti per oltre il 60% ai flussi turistici. L’incremento è il risultato di un ottimo andamento del mercato italiano, che ha registrato una crescita del 7,1% negli arrivi e del 6% nelle presenze, per un totale di 3 milioni di arrivi e 8 milioni 100mila presenze. I turisti italiani scoprono il Piemonte come meta di viaggio, trainando il settore per il 2016 grazie a una sempre maggior presenza da tutte le regioni.

Chiamparino: «I dati sono molto significativi»
"I dati presentati», ha detto Chiamparino, «sono molto significativi, perché evidenziano in maniera inequivocabile una tendenza di consolidamento e crescita della presenza turistica nella nostra regione e dimostrano che il turismo è ormai un asset economico strategico, al pari della manifattura. Per il futuro abbiamo bisogno di vendere sempre meglio le nostre eccellenze, in un mercato, che è quello del medio ed estremo oriente, che in termini assoluti rappresenta un enorme bacino cui guardare".