20 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Cronaca

Tra chi la ama e chi la odia, la preside sposta la «maestra della discordia»

Dopo mesi di polemiche e proteste da parte dei genitori della IIB della scuola Parato, la direzione dell'istituto prende la decisione di allontanare l'insegnante dalla scuola e di ricollocarla in un altro istituto della rete

TORINO - L'hanno avuta vinta i genitori degli alunni della IIB della scuola elementare Parato: la maestra Maria se ne andrà. Dopo mesi di accese polemiche e rappresaglie da parte di un nutrito gruppo arriva il provvedimento della preside dell'istituto: «l'insegnante della discordia» verrà allontanata dalla IIB di via Aquileia, per prendere servizio in una delle altre scuole del complesso Pellico. Non è ancora noto il nome dell'istituto dove, da lunedì, la maestra Maria prenderà servizio. I genitori si dichiarano comunque molto soddisfatti della scelta fatta e ritengono che sia stato fatto il bene dei minori.

Mesi di proteste
La decisione è stata presa in seguito alla protesta dei genitori che per ben cinque volte avrebbero ritirato i figli da scuola prima dell'orario previsto, pur di evitare ai bambini le lezioni della maestra Maria. Il gruppo di genitori si è quindi rivolto a un avvocato e il caso sarebbe giunto fino alle orecchie dell'Ufficio scolastico regionale, il quale si sarebbe mosso per sollecitare la presidenza della Parato a rimuovere l'insegnante dalla classe.

I sostenitori della maestra Maria
I comportamenti dell'insegnante sono ancora oggi oggetto di accesa discussione. Se da una parte infatti troviamo un gruppo di genitori disposto alla protesta pur di allontanare l'insegnante dai propri figli, dall'altra vi è uno schieramento di attivi sostenitori del lavoro della maestra Maria. Il secondo blocco sarebbe composto da genitori e alunni che hanno frequentato la scuola elementare, e la maestra Maria, fino all'anno scorso. Questi, dal canto loro, hanno deciso di riunirsi davanti alla Parato, lo scorso febbraio, per testimoniare tutto il loro apprezzamento e sostegno all'«insegnante della discordia».