26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Allergie

Il polline invade Torino «grazie» al bel tempo, il più diffuso è quello del platano

In città sono iniziati gli starnuti e gli occhi rossi delle persone allergiche. L’invasione di polline è iniziata, favorita dalle temperature primaverili

TORINO - Per le persone allergiche questo periodo è tragico. Le condizioni di bel tempo e di alte temperature registrati nelle ultime settimane hanno favorito la presenza di polline in concentrazioni elevate in tutta la regione. In particolare l’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ha rilevato un valore molto alto per Platanaceae (platano), Betulaceae (betulla e poco ontano), Fagaceae (quercia e faggio), Oleaceae (frassino e specie coltivate), e Polygonaceae (romice).

Il polline «torinese»
L’Arpa monitora costantemente la situazione polline in Piemonte. Nel capoluogo se ne occupa l’Università e settimanalmente emette un bollettino con gli aggiornamenti. In questo periodo a Torino c’è una bassa presenza di Betulaceae (betulla), Gramineae e Polygonaceae. Valori bassi con un picco medio per le Urticaceae, valori medio/bassi per le Corylaceae (carpino nero), le Salicaceae (pioppo e salice) e le Oleaceae. Le Fagaceae (quercia) sono sempre   presenti con valori da bassi a medio/alti. Infine, sono sempre su livelli alti le Platanaceae (platano).

Nel resto della regione
Ad Alessandria si segnala incremento delle Urticacee (parietaria) e delle Graminacee. A Vercelli si registrano ancora alti livelli di Corylaceae (carpino bianco e carpino nero). A Omegna concentrazioni a livelli medi di Aceraceae (acero), nel resto della regione a livelli bassi. Ovunque livelli medio bassi o bassi per le Compositae (ambrosia residuale e piante coltivate), le Cupressaceae/Taxaceae (cipresso, tasso, tuja), le Ulmaceae (olmo, bagolaro), Pinaceae, Chenopodiaceae/Amaranthaceae.