18 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Autovelox

Slitta la riattivazione dell’autovelox di corso Regina Margherita, non prima del 2018

Il 7 aprile è stato pubblicato il bando per ripristinare l’autovelox all’entrata della tangenziale. La riaccensione avverrà alla fine del 2017 o nei primi mesi del 2018

TORINO - Non sarà riattivato né a marzo 2017 come aveva detto l’assessore quasi due mesi fa, né a settembre 2017 come vi avevamo anticipato noi in tempi meno sospetti. L’autovelox fisso di corso Regina Margherita sarà nuovamente funzionante entro la fine del 2017 o a inizio del 2018. A dirlo è stata Maria Lapietra, l’assessore alla Viabilità del Comune di Torino che ormai da mesi si sta occupando della questione, se non altro perché le casse di piazza Palazzo di Città ci stanno rimettendo (e ci rimetteranno) oltre un milione di euro. E il periodo non è proprio il migliore per perdere incassi.

Il bando del 7 aprile
Alla fine del 2016 la Giunta comunale, nonostante i tagli e i problemi di bilancio, era riuscita a reperire i 200mila euro necessari per procedere alla completa sostituzione del sistema di rilevazione. Il bando è stato pubblicato però solo il 7 aprile e i prossimi mesi saranno destinati a tutte le fasi dell’appalto, fino a quando si darà corso alla sostituzione, all’omologazione e alla riattivazione dell’autovelox.

I problemi dell’autovelox
L’occhio elettronico di corso Regina Margherita è stato installato nel 2005. Dopo otto anni di lavoro ininterrotto, nel 2013 sono iniziati i primi problemi e le prime segnalazioni all’assessorato da parte di 5T e della polizia municipale: «Il problema era noto nel 2013 con le continue segnalazioni di difficoltà nella manutenzione perché alcuni componenti elettronici che servivano per il ricambio non sono stati più trovati sul mercato a causa dell’uscita dalla produzione», ha spiegato l’assessore Lapietra. L’amministrazione di allora non si era mai spesa più di tanto per l’impianto, vuoi per questioni economiche o per altre motivazioni, e così, passato un altro anno, nel marzo del 2016 l’autovelox è stato spento definitivamente. A mettere sul piatto i soldi necessari (200mila euro) ci ha pensato la Giunta Appendino: di questi soldi il 20%, cioè 40mila euro, derivano da fondi ministeriali del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale.