29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Cronaca

«Se vuoi il numero per lo sportello dammi un euro», all’Asl di via Le Chiuse un obolo non dovuto

«L’omino della fila», così è stato ribattezzato il sessantottenne, è stato arrestato per evasione e denunciato per truffa. Chiedeva un euro a chiunque entrasse e dava i numeri per la fila

TORINO - Si è improvvisato addetto all’accoglienza e, per ogni utente che entrava, chiedeva un euro in cambio del numero per la lista di attesa. I soldi, assolutamente non dovuti, se li intascava in barba anche a quelle persone che, ad esempio, versando in condizioni di disagio economico si recavano per richiedere l’esenzione ticket. «L’omino della fila» dell’Asl di via Le Chiuse è finito nei guai. L’uomo, 68 anni, è stato arrestato dalla polizia perché evaso dagli arresti domiciliari e denunciato per truffa per la questione dei numeri d’attesa.

Ad aspettare al bancone delle informazioni
Gli agenti della Squadra Volante lo hanno seguito. Durante i controlli in incognito hanno visto il sessantottenne arrivare in via Le Chiuse ben prima delle 14.45, orario in cui la macchinetta erogatrice dei numeri entra in funzione, e iniziare la sua personale distribuzione dei numeri. Dopo essersi posizionato nei pressi del bancone delle informazioni, ha iniziato a redigere un elenco di persone secondo un ipotetico ordine di arrivo. In cambio, chiedeva la somma di 1 euro: in caso di rifiuto l’utente vedeva la sua posizione scivolare verso il basso, oppure si vedeva escluso dall’elenco. Inoltre si arrogava il diritto di distribuire i numeri ufficiali erogati dalla macchinetta secondo l’ordine dell’elenco da lui arbitrariamente stabilito.

L’arresto e la denuncia
I poliziotti sono intervenuti e lo hanno fermato. Dagli accertamenti l’uomo è risultato essere già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti a carico, ma non solo: è risultato essere anche evaso dagli arresti domiciliari. Questo gli è costato l’arresto per evasione e, per la storia della distribuzione dei numeri, è scattata la denuncia per truffa.