19 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Tribunale

Sentenza storica del Tribunale di Ivrea: il cellulare può causare il tumore al cervello

Ex dipendente Telecom sviluppa un tumore dell'acustico. Il Tribunale di Ivrea condanna l'inail a versare un vitalizio all'uomo per malattia professionale

IVREA - La sentenza del Tribunale di Ivrea crea un precedente storico: è la prima volta nella storia della giustizia italiana che viene riconosciuto un nesso tra le malattie oncologiche e le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari già in primo grado, spiegano gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone dello studio legale Ambrosio e Commodo. La decisione del giudice Luca Fadda ha una porta molto importante non nell'ottica di demonizzare l'uso del cellulare quanto piuttosto di promuoverne un uso più attento e consapevole.

Il caso 
Sotto i riflettori è il caso di un dipendente della Telecom di 57 anni a cui, nel dicembre del 2010, è stato diagnosticato un neurinoma dell'acustico, un tumore sì benigno ma comunque invalidante. Il giudice Luca Fadda, tenendo conto di una consulenza tecnica, ha riconosciuto il legame tra la malattia dell'uomo e la sua attività professionale che lo portava a utilizzare il telefono dalle 3 alle 4 ore al giorno. Il Tribunale di Ivrea ha perciò condannato l'Inail a pagare all'ex dipendente una rendita vitalizia.