27 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Scontri 1° maggio

Scontri al 1° maggio, manganellate a una consigliera del M5S: «Polizia ha caricato senza motivo»

La consigliera Maura Paoli racconta di esser stata presa a manganellate e pubblica su Facebook i segni sul suo corpo. Il gruppo consiliare chiederà spiegazioni, ma l’arsenale sequestrato dalla polizia fa spavento

TORINO - La pioggia battente, la tensione che sale in un attimo e la carica improvvisa della polizia. Il primo corteo del 1° maggio dell’era Appendino non passerà di certo alla storia come uno dei più tranquilli e pacifici, anzi. Questa mattina, le forze dell’ordine sono entrate in contatto con un gruppo di manifestanti. Tre le persone fermate: la loro posizione è al vaglio degli investigatori. La carica della polizia è stata duramente condannata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, che chiederà spiegazioni in aula per individuare le responsabilità dell’accaduto.

Maura Paoli, la consigliera presa a manganellate: "La polizia mi ha colpita"
Ma c’è di più: durante gli scontri, anche una consigliera pentastellata, Maura Paoli, ha ricevuto delle manganellate durante la carica. Albeto Unia, capogruppo del Movimento 5 Stelle, commenta così l’episodio di questa mattina: «Si sarebbe dovuto evitare. Chiudere la piazza e non consentire a qualcuno di poter manifestare il dissenso, crea tensioni inutili che minano il processo democratico». E’ la stessa Maura Paoli, su Facebook, a pubblicare i segni delle manganellate sul suo corpo. La consigliera ci tiene a ribadire la sua versione dei fatti: «La situazione era tranquilla e lasciar manifestare sarebbe stata la soluzione migliore, per questo stavo cercando di mediare tra polizia e manifestanti durante il corteo, ma non sono stata ascoltata ed è partita la carica e sono stata anche io colpita dalla polizia»

L'arsenale sequestrato dalla polizia ai manifestanti
Secondo il Movimento 5 Stelle torinese quindi, la polizia avrebbe caricato i manifestanti senza apparente motivazione. Una versione smentita dalla polizia, che ha divulgato l’arsenale trovato in possesso dei centri sociali e sequestrato: bastoni, mazze di ferro, sampietrini e oggetti atti a offendere. Un vero e proprio arsenale, non di certo il materiale indispensabile a un corteo pacifico. Insomma, tutto lascia intendere che qualcuno abbia partecipato al corteo con la chiara intenzione di creare disordini o consapevole che la tensione potesse comunque scoppiare da un momento all’altro.