19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Scontri 1° maggio

Scontri in piazza, interviene Appendino: «Grazie alle forze dell’ordine, violenza sempre sbagliata»

La sindaca commenta gli scontri durante il corteo del 1° maggio ma non condanna la sua consigliera che aveva chiesto di vietare la piazza ai sindacati. La minoranza all’attacco: «Città umiliata, si alzi e chieda scusa»

TORINO - A 48 ore dalla tempesta relativa agli scontri in piazza del 1° maggio, Chiara Appendino si è recata in aula per confrontarsi con i consiglieri comunali. La sindaca ha espresso solidarietà personale alle forze dell’ordine, criticando aspramente la violenza praticata da un gruppo di manifestanti ma senza condannare la consigliera del Movimento 5 Stelle, Daniela Albano, che aveva proposto di vietare la piazza ai sindacati.

Le parole di Chiara Appendino in merito agli scontri del 1° maggio
«Vedere un corteo spezzato a metà e scontri con le relative conseguenze, di certo, non può che creare un forte dispiacere. La violenza è sempre sbagliata in qualunque forma questa venga esercitata e va condannata senza se e senza ma» sono le parole con cui Appendino apre il proprio discorso alla Sala Rossa. La sindaca continua e spezza una lancia in favore delle forze dell’ordine e dei lavoratori: «Esistono organi preposti a cui va il nostro rispetto e il ringraziamento per il difficile lavoro quotidiano. Provo certamente rammarico e dispiacere - sentimento che immagino appartenga a molti di noi - nell'aver appreso che l’atteggiamento di pochi abbia rovinato la festa dei lavoratori impedendo a molte persone che pacificamente erano presenti al corteo di manifestare anche il proprio dissenso»

Le minoranze all'attacco: "Ci aspettavamo una presa di distanza più netta"
Nessuna parola invece in merito all’intervento della consigliera del Movimento 5 Stelle, Daniela Albano, che aveva proposto di vietare la piazza ai sindacati, suscitando reazioni di sdegno da parte delle minoranze o all'invito della consigliera Maura Paoli, manganellata durante le cariche della polizia, alle forze dell'ordine di riferire sulle scelte compiute. Un silenzio che, ovviamente, ha scatenato nuovamente le opposizioni. Nonostante l’invito dei capigruppo Lo Russo («Doveva esprimere solidarietà senza se e senza ma»), Morano («Intervento molto deludente, nessuna presa di distanza rispetto posizione consiglieri»), Magliano («Pezzi della maggioranza chiedono conto alle forze dell’ordine»)e Ricca («Si alzi e chieda scusa, questa non è Torino»), Appendino ha preferito non condannare le parole della consigliera pentastellata.

Albano ribadisce il proprio pensiero, Appendino invoca la separazione dei ruoli
E’ stata Daniela Albano stessa a ribadire il proprio pensiero: «Non è mia intenzione negare la piazza a nessuno. Manifestare in piazza non è solo un diritto ma un dovere civico: la mia intenzione era quella di ampliare gli spazi di democrazia, perché chi si assume la responsabilità di parlare a una piazza deve accettare i fischi e gli applausi. La democrazia passa anche attraverso il dissenso». Nessuna scusa, dunque. Appendino, citando anche il brutto episodio dei manichini dei poliziotti investiti durante il corteo per la legalizzazione della cannabis, invoca la «separazione dei ruoli tra chi si occupa dell’ordine pubblico e la Sala Rossa». I consiglieri la ascolteranno?