24 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Corte dei Conti

Violenze sessuali sulle pazienti al Giovanni Bosco, medico condannato a maxi risarcimento

Già nel 2014 era stato condannato in via definitiva a sette anni e sei mesi di reclusione per gli abusi commessi nei confronti di nove pazienti. Subito dopo altre due vittime avevano sporto denuncia.

TORINO - Le sue «vittime», si legge nella motivazione della sentenza emessa dalla Corte dei Conti del Piemonte, «venivano sottoposte ad accertamenti invasivi e dolorosi pertinenti la sfera ginecologica che le stesse avvertivano come offensivi della loro dignità». Per questo l’ex pneumologo del Giovanni Bosco R.M. è stato condannato a risarcire la Regione Piemonte e l’Asl To2 con quasi 63.000 euro i quali si aggiungono a una prima condanna che, sempre per gli stessi enti, ne chiedeva 155.000. In totale dunque l’ex pneumolo è stato condannato dai giudici contabili a pagare 217.000 euro come risarcimento.

Motivazioni della condanna
«Non v’è dubbio», scrivono i giudici riferendosi al dottore, «che il comportamento del medico, il quale nell’esercizio delle sue funzioni compie atti di violenza sessuale nei confronti delle pazienti, non offra margini di apprezzamento in termini di scusabilità delle evidenti deviazioni dai limiti correlati alla natura della prestazione diagnostica o terapeutica, tenuto altresì conto dell’innegabile situazione di debolezza, se non di prostrazione, delle persone sottoposte a cura, specie se, come è accaduto, per ipotesi di patologie neoplastiche o tumorali».

«E’ piena come un albero di Natale»
Nella sentenza sono trattati nel particolare alcuni rapporti che R.M. aveva con le sue pazienti quando le visitava. A una, ad esempio, parlava del tumore dicendole che era «piena come un albero di Natale», una frase che secondo i giudici «spaventerebbe chiunque e, vieppiù, una donna di cultura non elevata». Ecco che quindi «non può trovare giustificazione né l’esplorazione vaginale né l’allarme scatenato nella donna con frasi (come quella dell’albero di Natale)».

Procedimento in sede penale
Il medico del Giovanni Bosco era stato condannato già in sede penale nel 2014 a una pena definitiva di sette anni e sei mesi di reclusione per gli abusi commessi nei confronti di nove pazienti. Subito dopo altre due si erano fatte avanti sporgendo la denuncia sfociata nella seconda sentenza.