20 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Salone del Libro

Salone del Libro, ultimo giorno: Torino doppia e straccia Milano, battuto ogni record

Vendite aumentate del 100%, superati di gran lunga i 120.000 ingressi. I segreti del successo? L’unione della classe dirigente e l’orgoglio dei torinesi. E per la prossima edizione si punta a ricucire lo strappo con gli editori

TORINO - Tempo di bilanci al Salone del Libro: cala il sipario sulla trentesima edizione. C’è già chi la definisce «la più bella di sempre» e i numeri sembrano dargli ragione. In attesa dei dati ufficiali che verranno resi noti questa sera, è lo stesso Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro, a rivelare un dato che non lascia spazio ad alcun tipo di dubbio: «Gli incassi sono aumentati, così come le vendite capaci di registrare un + 100% rispetto agli scorsi anni» rivela il direttore al quotidiano La Repubblica. Capitolo ingressi: Torino ha già ampiamente sforato quota 120.000, ma anche questo dato pare destinato ad aumentare. Insomma, Torino straccia Milano su tutta la linea.

Politica, dirigenti, editori e torinesi: successo sabaudo
Il Salone del Libro di Torino di quest’anno è il successo di tutti: della classe politica, della classe dirigente ma soprattutto dei torinesi. Mai come in quest’occasione le opposte fazioni della politica, soprattutto nelle persone di Sergio Chiamparino e Chiara Appendino, sono riuscite a collaborare per portare a casa questo risultato. Ottimo il lavoro svolto da Nicola Lagioia e Massimo Bray ma non vanno di certo dimenticati gli editori che mesi fa, quando vi erano molte meno certezze, hanno deciso di non abbandonare la fiera torinese a dispetto di molti grossi editori «migrati» a Milano. Ultimi, ma solo in ordine cronologico, i torinesi: appassionati di libri e non hanno risposto con un incredibile entusiasmo, orgoglio e un pizzico di campanilismo, riversandosi nei padiglioni del Salone.

Salone del Libro, quale futuro?
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Le presenze, con ogni probabilità, supereranno ampiamente quota 130.000. Un record, visto che l’anno scorso erano stati 126.400 i biglietti venduti, mentre Milano un mese fa si è fermata a quota 60.796. Quale futuro per la trentunesima edizione? Qualche indiscrezione inizia a emergere: il Salone si svolgerà sempre nello stesso periodo, a maggio, nonostante anche Tempo di Libri abbia annunciato di spostare la rassegna nello stesso mese. La vera sfida sarà riportare i grandi editori a Torino: questa volta però, Lagioia si sarà seduto al tavolo delle trattative in una posizione di forza. Quella del Salone del Libro di Torino, vincitore indiscusso in una competizione mai voluta.