Seguici su

Cronaca & Attualità

In Piemonte segnaletica turistica con indicazioni in dialetto

La Regione dà il via libera anche all’istituzione di ore di lezione a scuola dedicata alle parlate locali.

Avatar

Pubblicato

il

TORINO – La segnaletica turistica potrà avere doppia denominazione, in italiano e in piemontese, utilizzando toponimi conformi alle tradizioni linguistiche del luogo, nel rispetto delle norme del Codice della strada. È una delle novità introdotte dalla legge di modifica al Testo unico della Regione Piemonte sulla cultura che inserisce una serie di elementi per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio linguistico e dialettale piemontese.

Il provvedimento, approvato a maggioranza dal consiglio regionale, prevede la anche stipula di una convenzione tra la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per svolgere nelle scuole attività didattiche extra curriculari e facoltative per l’apprendimento orale e scritto del dialetto, tenute da docenti con un’adeguata conoscenza linguistica.

Inoltre, forme di collaborazione con gli atenei piemontesi e con associazioni, istituti e centri culturali e universitari, per promuovere la ricerca storica e scientifica su lingue e dialetti, anche attraverso borse di studio per tesi di laurea.

“Un patrimonio da salvaguardare”

Per il primo firmatario e relatore di maggioranza, Andrea Cane (Lega) «le lingue e i dialetti storicamente parlati nella nostra regione sono un elemento qualificante della nostra identità ma anche delle diversità culturali di un territorio e questa legge ha l’obiettivo di incentivarne la conoscenza e l’uso, non perché lo vuole un partito ma perché sono parte integrante della nostra storia».

“C’erano cose più urgenti…”

Diego Sarno (Pd), relatore di opposizione, pur apprezzando l’accoglimento nel testo di alcune delle richieste avanzate, ha ribadito contrarietà rispetto all’impianto di una legge «né urgente né utile per il Piemonte. Ne verificheremo andamento ed efficacia, soprattutto in relazione allo svolgimento di lezioni in dialetto».

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *