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Quindici anni fa la strage ThyssenKrupp: Torino non vuole dimenticare

Martedì 6 dicembre manifestazione al cippo al parco Pellerina e poi davanti al murales in corso Valdocco.

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TORINO – Era la notte tra il 6 e il 7 dicembre 2007, quindici anni fa, quando un inferno di fuoco si scatenò sulla linea cinque dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino, in cui morirono arsi vivi sette operai (quattro bruciati vivi, altri tre dopo giorni di terribile agonia): Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Giuseppe Demasi, Antonio Schiavone.

«Fu una strage, ma nonostante la condanna i manager Thyssen Espenhahn e Priegnitz sono ancora oggi in libertà in Germania, alla pari di molti altri imprenditori italiani che hanno il solo profitto come ordinatore etico della loro vita e attività professionale», dichiarano i vertici regionali di Rifondazione comunista, il segretario provinciale Fausto Cristofari, il segretario regionale Alberto Deambrogio e il responsabile nazionale Antonello Patta.

“Muro di gomma davanti alla giustizia”

«Oggi i famigliari di quelle vittime hanno davanti a loro un odioso muro di gomma eretto dalla giustizia di un altro Paese europeo e vivono giustamente uno stato di disperazione impotente – continuano i tre -. La loro sofferenza è esemplificativa di una condizione diffusa a molte altre persone, che non sanno dove guardare e riferirsi per ottenere giustizia a seguito della perdita sul lavoro di un loro caro».

Solo in Piemonte ad oggi i morti sul lavoro nel 2022 sono 50.

Manifestazione il 6 dicembre

In programma per domani, martedì 6 dicembre, una manifestazione a Torino alle 11 al cippo al parco Pellerina intitolato alle “Vittime del rogo del 6/12/2007 nello stabilimento ThyssenKrupp di Torino”, sul lato opposto all’acciaieria di corso Regina Margherita 400. E poi nuovo ritrovo alle 17 davanti al murales dedicato a quei lavoratori in corso Valdocco angolo via Santa Chiara.

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