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Sull’affaire Automotoretrò Lo Russo è netto: “Non entro in una trattativa tra privati”

Ricca: «I privati devono garantire le fiere». Damilano: «Forse necessario compensare le richieste degli organizzatori». Conticelli: «Auspico collaborazione dai privati»

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Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo (© ANSA)
Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo (© ANSA)

TORINO – Il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto, ieri pomeriggio in Sala Rossa, ad una richiesta di comunicazioni da parte di alcuni consiglieri, relativa agli aumenti dei costi proposti da Gl agli organizzatori di Automotoretrò.

Il Sindaco ha ricordato come la proprietà e la gestione del Lingotto siano in capo ad un soggetto privato. Si tratta, ha spiegato, di un caso unico in Italia, dove normalmente i poli fieristici e congressuali vedono la presenza di soggetti pubblici nella gestione.

Lo Russo ha tuttavia evidenziato come la Città abbia ovviamente interesse a mantenere gli eventi in Città ma come non ci siano le condizioni per un acquisto diretto o indiretto del Lingotto.

Nel caso specifico, poi, il primo cittadino ha sottolineato come la trattativa legata ai costi di Automotoretrò avvenga tra due soggetti privati nella quale la Città non può entrare, pur restando, ha evidenziato, la disponibilità dell’Amministrazione a collaborare con GL per portare nuovi eventi a Torino.

Per Fabrizio Ricca (Lega) c’è piena condivisione tra Città, Regione e Camera di Commercio sottolineando come, se il privato chiede aiuto, deve poi essere anche in grado di garantire che gli eventi non lascino Torino perché oggi la questione riguarda Automotoretrò ma domani potrebbe riguardare il Salone del Libro.

Secondo Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) è opportuno interloquire con GL e capire come dare supporto, perché il polo fieristico è essenziale per Torino.

Di questione urgente parla invece Simone Fissolo (Moderati), perché si rischia che l’evento previsto per febbraio non si possa organizzare e si interroga se potrà continuare ad essere svolto in futuro.

Lo sviluppo della città passa attraverso il polo fieristico, anche per l’occupazione – ha affermato Enzo Liardo (Fratelli d’Italia), che si è detto certo che il Consiglio Comunale presterà la dovuta attenzione alla vicenda.

Il centro fieristico è un’opportunità per la città e riguarda la promozione complessiva di Torino, secondo Nadia Conticelli (PD), che ha auspicato una collaborazione fattiva dei privati nella gestione. Raddoppiare i costi rischia di creare un’ulteriore spirale economica negativa – ha aggiunto.

Sembra una situazione senza via d’uscita, per Paolo Damilano (Torino Bellissima), che ha auspicato che la Città diventi proprietaria di aree espositive e che, intanto, possa contribuire alle spese per l’organizzazione degli eventi.

Gli aumenti degli affitti non mi stupiscono, ma bisogna valutare se non siano spropositati – ha dichiarato Silvio Viale (Lista Civica per Torino). La Città però – ha concluso – dovrebbe avere anche poli fieristici alternativi, per garantire al territorio una maggiore competitività.

Nella replica, il Sindaco ha ribadito come la Città non sia nelle condizioni economiche e giuridiche per acquisire la proprietà del Lingotto.

Ha sottolineato come si potrebbe valutare un cambiamento nella governance di Turismo Torino creando una specializzazione per attrarre eventi fieristici e congressuali.

Sul caso di Automotoretrò, Lo Russo ha concluso affermando che la Città farà tutto quello che è possibile ragionevolmente fare, tenendo conto che si è in presenza di una trattativa tra privati.

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