8 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Oculisti sul piede di guerra

Piemonte, niente più convenzioni per gli interventi agli occhi

Circa 200 oculisti piemontesi, e non solo, contestano la stretta dell'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, sugli interventi di chirurgia agli occhi nelle strutture convenzionate. Dal primo gennaio sono state tolte le convenzioni per i posti letto

TORINO - Circa 200 oculisti piemontesi, e non solo, contestano la stretta dell'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, sugli interventi di chirurgia agli occhi nelle strutture convenzionate. E hanno sottoscritto una mozione, adottata dal consigliere regionale di maggioranza di Scelta civica, oltre che medico, Alfredo Monaco, per far tornare la Regione sui propri passi.

Via le convenzioni per i posti letto
Dopo che due anni fa è stata ridotto da 2600 a 1500 euro il rimborso regionale per ogni intervento chirurgico, dal primo gennaio 2016 sono state tolte le convenzioni per i posti letto. In altre parole, se il paziente deve rimanere una notte in ospedale dopo l'intervento deve pagarselo di tasca propria. "Basterebbe convenzionare due letti, non un intero reparto – spiega Antonella Croce, delegata regionale del Goal, Gruppo oculisti ambulatoriali liberi, che sostiene la mozione – ma alcuni interventi durano fino a cinque ore, e in questi casi una notte in ospedale è una precauzione minima, non si può rischiare la vista del paziente".

Penalizzati Villa Maria Pia e Koelliker
Il provvedimento, in sintesi, toglie la possibilità a due importanti centri privati come Villa Maria Pia e il Koelliker, considerati d'eccellenza in Italia negli interventi per distacco di retina, di vitrectomia nella retinopatia diabetica proliferante, o di glaucoma, di svolgere l'attività di chirurgia oculistica più importante, in convenzione. "E questo - osserva ancora la dottoressa - mentre in altre regioni come la Lombardia e il Veneto la tariffa convenzionata rimane a 2600 euro». Attualmente i centri convenzionati coprono una quota importante di questo tipo di interventi: Villa Maria Pia ne effettua circa 530 l'anno, mentre circa 180 sono quelli del Koelliker. Molto più bassi i numeri degli ospedali pubblici, tranne l'Oftalmico (oltre 1200), di cui proprio in questi giorni si sta discutendo, tra qualche polemica, il trasferimento dell'attività tra Molinette e San Giovanni Bosco.

«Speriamo in bene per il bene del paziente»
Di qui la richiesta, inserita nella mozione, che il Consiglio regionale «impegni» il Presidente della Giunta e la Giunta regionale a «ritoccare in adeguamento le tariffe dei DRG 36 e 42 alla coerenza onerosa delle complesse realtà operative, a garantire la sicurezza della chirurgia vitreo-retinica assicurandone il regime di ricovero e ad assegnare posti letto di ricovero alle strutture convenzionate capaci di garantire per congruità numerica e qualità l'evasione della domanda di chirurgia vitreo-retinica». «Confidiamo – conclude la dottoressa Croce – in un ripensamento. Speriamo in bene per il bene del paziente».