26 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Il sogno di Natale

Villaggio di Babbo Natale in piazza d'Armi, stop del Comune: organizzatori non iscritti al bando

I privati che si occupano della costruzione del villaggio non sono iscritti al bando pubblico voluto da Palazzo Civico per organizzare le manifestazioni natalizie. Gli organizzatori inoltre chiedono la concessione gratuita del suolo pubblico

TORINO - E se il villaggio di Babbo Natale in piazza d'Armi non venisse mai costruito o la riproduzione fosse limitata? Il rischio è concreto. Dopo il grandissimo entusiasmo riscontrato per un'iniziativa senza precedenti a Torino, qualche problema burocratico di troppo rischia di far saltare tutto. Chi si immaginava passeggiare con il proprio figlio, nipote o fidanzata immerso nella tipica atmosfera natalizia dovrà quindi aspettare ancora un po' per capire se il villaggio verrà costruito o meno. Ma facciamo chiarezza: gli organizzatori dell'evento stanno trovando più di un ostacolo nella realizzazione del progetto. Il motivo? Il Comune aveva indetto un bando per trovare un unico organizzatore di tutte le manifestazioni natalizie. A questo bando, ormai in dirittura d'arrivo, gli organizzatori de «Il sogno di Natale» non si sono mai iscritti.

Il bando, la concessione del suolo e i mercatini
Qui nasce il primo equivoco: i vincitori del bando, vedendo nascere un simile progetto, potrebbero risentirsi verso Palazzo Civico. D'altra parte, come vi avevamo spiegato, il «Sogno di Natale» dovrebbe essere una manifestazione unica, capace di coinvolgere 17.500 metri quadrati di area del Demanio, in piazza d'Armi. Tantissimi, tanto che gli organizzatori avevano chiesto al Comune la concessione gratuita del suolo pubblico, come avvenuto per esempio con il Salone del Gusto. Permesso negato, in quanto la concessione gratuita andrebbe a cozzare contro gli interessi di chi vincerà il bando indetto dal Comune stesso. Ma c'è di più: anche qualsiasi iniziativa commerciale deve essere approvata da Palazzo Civico, cosa che al momento appare improbabile. Il villaggio di Babbo Natale potrebbe avere quindi la pista di pattinaggio, i chioschi, lo spazio per organizzare spettacoli d'intrattenimento, ma non le bancarelle espositive e gli stand del mercatino.

Gli organizzatori: «Dispiaciuti, al Comune il progetto non costa»
Per questo motivo gli organizzatori, pur rimanendo ottimisti sulla realizzazione del progetto, spiegano al quotidiano La Stampa: «Non capiamo dove sia il problema, al Comune questo progetto a cui lavoriamo da tre anni non costa un euro. Siamo dispiaciuti, ci aspettavamo un interesse diverso». Perché quindi non si sono iscritti al bando pubblico? Anche qui gli ideatori del sogno di Natale hanno una spiegazione: «Il bando è stato pubblicato a ottobre, troppo tardi». Inutile negare che qualche intoppo di troppo potrebbe far vacillare il progetto. Una notizia che difficilmente verrebbe digerita bene dai torinesi, felicissimi di vedere piazza d'Armi trasformarsi in una fedele riproduzione del villaggio di Santa Claus. La magia del Natale riuscirà a «sconfiggere» la burocrazia?