18 maggio 2024
Aggiornato 06:30
Vaccinazioni

«I vaccini della discordia», dopo tante polemiche i Cinque Stelle mettono in chiaro le cose

Prima contrari, poi favorevoli, dopo il dietrofront dell'assessore all'istruzione Federica Patti in Sala Rossa, arrivano le dichiarazioni dei consiglieri comunali del movimento 5 stelle di Torino a correggere il tiro 

TORINO - Torniamo sul tema dei vaccini per fare chiarezza sulla posizione dell'amministrazione torinese. La situazione è questa: in Regione sono a lavoro affinchè la proposta di legge del 2016, che vincolerebbe l'accesso agli asili nido e scuole d'infanzia ai soli vaccinati, diventi realtà. La Giunta comunale pentastellata, dal canto suo, ha rilasciato diverse dichiarazioni in merito, lasciando più di qualche perplessità sulla sua posizione. Dapprima la dichiarazione di contrarietà all'obbligo di vaccinazione dei piccoli, poi la smentita dell'assessore all'Istruzione Federica Patti in sala Rossa, dove questa ha sostenuto di essere stata fraintesa e di sostenere la proposta di legge. E infine, a coronare questo passo doppio dei vaccini, arriva la dichiarazione dei consiglieri del movimento 5 stelle di Torino: «La proposta regionale è controproducente».

«Non demonizziamo i vaccini»
«Non possiamo puntare su una legge che alimenta le paure», dichiarano quelli del movimento, «vietare l'accesso agli asili e alle scuole d'infanzia farà più danni che benefici». Allineati con quanto dichiarato da Beppe Grillo in questi ultimi giorni in merito al tema dei vaccini, i consiglieri del movimento 5 stelle sottolineano come alcuni vaccini siano già obbligatori e che tali devono rimanere: «Noi non demonizziamo la vaccinazione in sé, siamo favorevoli alla massima copertura regionale possibile, ma legare i vaccini all'iscrizione a scuola può diventare controproducente».

La scuola dell'obbligo
La linea di pensiero che lega a filo doppio il tema della vaccinazione con la scuola può diventare dannosa, affermano i grillini, se si pensa poi al paradosso che si verificherebbe nelle scuole elementari. Per intenderci, il discorso fatto per gli asili (la cui frequenza non è obbligatoria) varrà anche per le  scuole primarie? In tal caso la vaccinazzione diverrà conditio sine qua non per accedere alla scuola dell'obbligo. Messa in altri termini: si vieterà l'accesso a scuola a chi non è vaccinato? Per i pentastellati questo è un assurdo bello e buono.