19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Gioco d'azzardo

Dietro il ricorso contro l’ordinanza di Appendino sulle slot c'è l'ex governatore Cota

L’ex governatore della Regione Piemonte è uno dei legali a cui si è rivolta la società Euroslot per fare ricorso contro la limitazione dell’orario delle slot machine e dei video poker

TORINO - Il Consiglio di Stato ha ordinato di sospendere l’ordinanza della sindaca Chiara Appendino contro il gioco d’azzardo, quel provvedimento emesso lo scorso 10 ottobre che limitava a otto ore l’accensione di slot machines e video poker in tutta Torino. E così è stato: la Giunta ha fatto dietrofront il 24 gennaio. Ma la partita non si è chiusa così, perché la palla è passata ora al Tar del Piemonte chiamato a dare un giudizio di merito. Per seguire la vicenda giudiziaria di fronte ai giudici amministrativi la società Euroslot srl, quella che ha presentato il ricorso che ha portato poi alla sospensiva, si è affidata allo studio legale in cui lavora Roberto Cota, l’ex governatore della Regione che proprio dal Tar del Piemonte lo aveva fatto decadere dopo quattro anni di legislatura.

«Faccio l’avvocato, non c’entra la politica»
L’ex numero uno di piazza Castello ha parlato di questo incarico che lo vede contrapporsi contro la Giunta comunale del Movimento 5 Stelle. «Qui la politica non c’entra», dice riferendosi al caso in questione, «il ricorso che abbiamo presentato ha una base tecnica e scientifica. Sono stato scelto perché esperto di diritto amministrativo, sbaglia chi pensa ad altro». Guai a parlargli del suo passato, Cota è concentrato sul ricorso su cui è, insieme ai colleghi avvocati Francesco Saverio Marini e Ulisse Correa, molto fiducioso: «Abbiamo chiesto un giudizio nel merito visto che la sospensiva è già arrivata. Siamo convinti che serva un regolamento, ma questo deve essere equilibrato e non colpire solo le slot machines quando gratta e vinci, lotto istantaneo e gioco online sono giudicati anche più pericolosi».